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Florilegio Chersino – un po’ per celia, un po’ per non … dimenticare

Florilegio Chersino – un po’ per celia, un po’ per non … dimenticare

Autore: Nicolo Orlini
Anno di pubblicazione: 2002
Casa editrice: Società Francesco Patrizio della Comunità Chersina

Un libro che è un lavoro di ricerca e di rievocazione del dialetto chersino di un “tempo che fu” per conservarne il patrimonio. Questa è una seconda edizione che segue le orme della prima però corregge parecchi errori di stampa ed è ampliato con circa trecento nuove “voci”, con in più diverse aggiunte alle voci già esistenti e un indice alfabetico di luoghi e persone.
Troviamo dunque una raccolta di parole e modi di dire della più illeterata e perciò genuina gente di Cherso, queste pagine sono un documento importante per la conoscenza della civiltà isolana e adriatica. La Comunità Chersina presenta questa opera conscia di continuare in una testimonianza storica molto più efficace delle chiacchierate polemiche con le quali, di solito, si crede di fare storia.
Si presenta in veste scherzosa che vuole così cautelare l’autore ed i curatori per l’eventuale critica sulla assenza di sistematicità scientifica, che se è richiesta ad un vocabolario, non lo è ad un “Florilegio”.
La vignetta in copertina è pure un documento storico: rappresenta la “CRUSSIA” in cui sorgeva l’acqua perenne per “resentar” i panni. L’immagine ci porta il cicalare delle popolane che spesso infioravano il loro dire istro-veneto con tali originalità da non poter essere comprese che dai veri chersini e da nessun altro al mondo.

Pagine: 158