Ricostruire con le istituzioni europee la sorte di infoibati e deportati dai partigiani di Tito
Grazie all’ospitalità della delegazione di Forza Italia – Partito Popolare Europeo, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Coordinamento Adriatico e Centro di Documentazione Multimediale per la Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata hanno avviato stamane un’intensa sessione di appuntamenti culturali presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.
Indisposta l’On. Elisabetta Gardini, ha fatto gli onori di casa l’europarlamentare Salvatore Cicu, che ha presentato le istituzioni dell’Unione Europea come il luogo più idoneo per dare soddisfazione ai diritti negati degli esuli istriani, fiumani e dalmati. In apertura dei lavori è stato apprezzato il...
Quanto ne sanno i maturandi su esodo e foibe?
Nell’anno scolastico 2009/’10 fecero la loro apparizione nella prima prova dell’Esame di Stato le foibe, argomento tabù fino a pochi anni prima. L’istituzione della Legge del Ricordo con la Legge 92 del 30 marzo 2004 aveva introdotto nel calendario civile italiano la ricorrenza del 10 Febbraio, a margine della quale conferenze, commemorazioni e cerimonie ufficiali avevano aperto gli occhi dell’opinione pubblica italiana sulla complessa vicenda del confine orientale e sulla pulizia etnica subita dai nostri connazionali. Ben pochi furono gli studenti che si avventurarono su quella traccia, vuoi per ignoranza, vuoi per timore di affrontare un argomento che aveva sovente dato luogo a...
Le tragiche giornate di maggio
Il 1° maggio 1945 Tito vince la “corsa per Trieste”: deportazioni, infoibati e stragi in tutta la Venezia Giulia
Bandiere tricolori, canti patriottici, reduci della guerra, partigiani che hanno fatto la Resistenza e ragazzi sfilano per le strade di Trieste il 5 maggio 1945: raffiche di mitra, morti, fucilate, feriti, urla pronunciate in una lingua straniera e la folla che fugge pongono fine a questa rivendicazione di italianità, di libertà e di democrazia. Sembrava una manifestazione come tante altre di quelle che si succedevano in quei giorni in Italia, ma l’esito è tragico e unico nel suo genere perché l’evento ha luogo nel capoluogo della Venezia Giulia, una...
Il silenzio dei vivi
Pubblichiamo questa bellissima poesia scritta dal nostro socio Giorgio Valdes di Sestu (CA)
Il silenzio dei vivi
Sono chini gli sguardi
e le ferite sanguinano
sul prato di margherite
e sugli stivali degli aguzzini.
Pochi istanti ancora
per sperare di morire
con la carezza del sole e del vento
affidando l’ultimo respiro
agli oleandri in fiore.
Ma l’inghiottitoio è vicino,
in esso il buio è denso
come lava d’orrore.
Pietà implorano i vinti
con una pallottola dritta nel cuore.
Ma solo un colpo v’è nella pistola,
al primo della fila è destinato.
Egli sarà il peso arreso e muto
trascinatore del treno d’uomini
verso l’abisso di rocce...
Le persecuzioni dei preti nell’Istria di Tito
Il volume di Pietro Zovatto ricorda modalità e vittime della politica antireligiosa jugoslava
ella storia del confine orientale italiano il fattore religioso ed i sacerdoti hanno svolto spesso un ruolo di prima fila. A partire dal tardo Ottocento, allorché il clero slavo dell’entroterra goriziano, triestino ed istriano si adoperò per consolidare la coscienza nazionale slovena e croata: si trattava di quelle che Engels definì “nazioni senza storia”, ma in tale contesto prendevano forma per contrapposizione al sempre più vigoroso irredentismo italiano e sotto la protezione delle autorità del cattolicissimo impero austro-ungarico. L’Imperatore Francesco Giuseppe,...
Foibe, il coraggio di chi denunciò i crimini
Caro Avvenire,
sono la nipote del maresciallo Arnaldo Harzarich, il capo dei Vigili del Fuoco di Pola che dal 1943 in Istria guidò le squadre al recupero delle salme degli italiani dalle Foibe, e per questo Medaglia d’oro al Valor Civile. Leggendo l’interessante articolo di Lucia Bellaspiga del 6 gennaio 2018, con l’intervista all’ultimo testimone oculare dello sterminio nelle Foibe, il signor Giuseppe Comand di Latisana (Udine), mi sono passati per la mente, “in corsa” come in un film, i drammatici momenti vissuti da me, allora quattordicenne. Ricordo come fosse ora che lo zio Arnaldo veniva ogni sera a dare un saluto alla mamma. Un giorno però venne mia nonna a casa mia,...
Don Francesco Bonifacio, il Martire delle Foibe
10/02/2018 - L’11 settembre 1946 fu trucidato dai comunisti, che non ne sopportavano l’impegno per i giovani. Nel 2008 Benedetto XVI ha promulgato il decreto della Congregazione per le Cause dei Santi, che lo dichiara assassinato in odium fidei.
Ciò che don Francesco Giovanni Bonifacio pensava del proprio compito sacerdotale nei difficili mesi dell’immediato dopoguerra, lo aveva espresso nel diario: «Siamo in tempi eroici. Siamo eroici per essere santi fino, se occorre, al martirio». E nel 2008 la Chiesa lo ha dichiarato beato come “martire delle foibe”. Aveva solo 34 anni quando fu ucciso. Era nato il 7 settembre 1912 a Pirano d’Istria, allora nella diocesi di Trieste,...
Toni Capuozzo: “Così i titini uccisero i colleghi di mio padre”
Luca Romano - Mar, 13/02/2018
Un commento durissimo, senza mezze misure. Il giornalista Toni Capuozzo, su Facebook, ha pubblicato un commento in merito alla vergogna di Macerata e del corteo antifascista con tanto di esaltazione delle Foibe
Un commento durissimo, senza mezze misure. Il giornalista Toni Capuozzo, su Facebook, ha pubblicato un commento in merito alla vergogna di Macerata e del corteo antifascista con tanto di esaltazione delle Foibe.
A Capuozzo questo non è andato giù. "Leggo commenti che minimizzano, isolano, circoscrivono. Non mi interessa quanti fossero, chi fossero, se siano stati isolati o ignorati, quelli che hanno...
Sui cori di Macerata, ci aspettiamo le scuse delle istituzioni
Il Comitato 10 Febbraio esprime sconcerto e sdegno per quanto accaduto ieri a Macerata.
Nel corso della manifestazione organizzata da diverse realtà cosiddette ‘antifasciste’, per protestare contro la violenza scaturita dai gravissimi fatti di cronaca dei giorni scorsi, a nostro avviso inopportunamente stabilita in un giorno sensibile e delicato quale quello del Ricordo delle vittime delle foibe e del conseguente esodo giuliano-dalmata, il Paese ha assistito a una gratuita e indecente barbarie: cori che intonavano “Come è bello far le foibe da Trieste in giù”. Questi personaggi hanno in questo modo vilipeso migliaia di morti totalmente innocenti, fra i quali anche tantissimi...
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Il Giorno del Ricordo è stato istituito dal Parlamento per ricordare una pagina angosciosa che ha vissuto il nostro Paese nel Novecento. Una tragedia provocata da una pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalistica.
Le foibe, con il loro carico di morte, di crudeltà inaudite, di violenza ingiustificata e ingiustificabile, sono il simbolo tragico di un capitolo di storia, ancora poco conosciuto e talvolta addirittura incompreso, che racconta la grande sofferenza delle popolazioni istriane, fiumane, dalmate e giuliane.
Alla durissima occupazione nazi-fascista...