Autore: Raffaele Cecconi
Anno di pubblicazione: 1991
Casa editrice: Editoria Universitaria Venezia (
“… E sempre più fatica mi costa
burlarmi delle mie gioie e dei miei dolori.”
Questo libro affronta un problema serio, tratta il dubbio di chi è in bilico tra il credere e il non credere, tra la volontà di negare e il bisogno di affermare qualcosa.
Nelle pagine di versi il Cecconi ha immaginato d’incontrare Dio all’osteria. Come qualcuno che incontriamo in un luogo qualsiasi ed imprevisto, qualcuno che si cerca, o si nega oppure si offende, e infine perdi e poi ritrovi inaspettatamente.
Però non ci sono equivoci, il libro non è blasfemo, rappresenta quel latente e confuso bisogno del sacro che si agita in fondo a molti di noi. Sempre più frastornati da un modo di vivere che non soddisfa in una società lacerata e divisa.
Nei versi di Cecconi troviamo tenerezza, un abbandono trattenuto, una confidenza subito ritirata, un gesto brusco che poi si converte subito in un atteggiamento di straordinaria dolcezza, comprensione e vitalità. Per riassumure si può dire che in questo libro il discorso che si svolge, anche se ricco di paradossi, ha sempre una particolare continuità, una rabbia che è segno di forza, e una presenza ricca di immagini che spezzano il grigiore di una costante meditazione: “… Mi riprometto invece di ritrovarti // come si ritrova un amico // per brindare insieme e per sempre // alla nostra buona sorte.
Raffaele Cecconi è nato a Zara nel 1930, vive a Venezia da molti anni. Ha collaborato saltuariamente a settimanali, a quotidiani, e con racconti e testi poetici alla Rai-Tv. Tra le opere pubblicate ricordiamo L’uomo curvo (1059), Pettegolezzi di attualità (1969), L’Italia degli impegnati (1969), Una vita ladra (1971), Confessioni al figlio (1976), Un culo così (1979), Viaggio in canoa (1980).
Tra i premi ricevuti segnaliamo il Premio Torino 1965 per il volume di poesie Da un mare all’altro, il Premio Prove Rapallo 1966 per il romanzo La Corsara, il Premio Jesolo 1972 per il racconto inedito La corriera della neve, premio Stradanova 1972 per un saggio sull’epigramma, il Premio Camposampiero 1978 per la poesia religiosa, il Premio Plusart 1979 per la poesia nelle Tre Venezie.
Pagine: 86