Bettiza, un giornalista che fece conoscere peculiarità e tragedie della Dalmazia
Fu la sua penna a definire Zara, rasa al suolo dai bombardamenti angloamericani nella Seconda guerra mondiale, “la Dresda dell’Adriatico”; fu il suo libro “Esilio” (Premio Campiello 1996) a contribuire alla conoscenza presso il grande pubblico italiano della Dalmazia multietnica e dell’esodo della martoriata comunità italiana che coinvolse pure la sua famiglia; fu la sua conoscenza diretta nella natia Spalato del feroce comunismo di Tito a condurlo in politica su posizioni convintamente anticomuniste, nel Partito Liberale prima e nel Partito Socialista craxiano in seguito: questo e molto altro fu Vincenzo Bettiza, giornalista, scrittore e politico morto all’età di...
Addio a Enzo Bettiza
Giornalismo in lutto per la morte di Enzo Bettiza. Lo rende noto La Stampa, di cui era editorialista e commentatore politico. Aveva 90 anni. Bettiza era nato a Spalato nel 1927. Dopo gli inizi al settimanale Epoca, fu corrispondente per La Stampa da Vienna e da Mosca, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Passò poi al Corriere della Sera per il quale lavorò, sempre come corrispondente dall'estero, per dieci anni. Con Montanelli ha fondato Il Giornale, di cui è stato condirettore dal 1974 al 1983. E' stato anche direttore del Resto del Carlino e della Nazione.
Grande esperto di politica estera, e in particolare delle vicende dei Paesi mitteleuropei, è stato anche senatore della...
Istria e Italia: un secolo di amore
“Due volte italiani: una volta per nascita. Una volta per scelta”. Quante volte abbiamo sentito o detto con ammirazione questa frase parlando degli esuli? Perché essere italiani significa rispettare la nostra Patria. Dare quel che si può, e a volte anche di più, per Lei e per i suoi figli che sono nostri fratelli.
Quando seppero del terremoto della Marsica – 13 gennaio 1915 – Nazario Sauro e gli altri fuoriusciti accorsero ad aiutare. Perché non si può essere italiani senza amare la propria comunità. Quante volte abbiamo sentito o ci siamo detti “perché non siam Popolo, perché siam divisi”? Troppe. Eppure il nostro inno prosegue con “Raccolgaci un’unica...
“Nave che mi porti sulla rotta istriana”
Note e identità. Quella più profonda, quella che definisce l’essenza stessa dell’essere italiani. Quella che diversi musicisti alternativi – o, appunto, identitari – hanno tradotto in canzoni dedicate agli italiani di Istria e Dalmazia. Tra loro innanzitutto la Compagnia dell’Anello, che ha scritto brani che non sono solo parole, ma poesia delle radici in un’Italia che ha dimenticato l’esodo e la sofferenza patita da migliaia di connazionali.
“Noi per primi – dice Mario Bortoluzzi, voce e componente storico del gruppo, in un’intervista a Barbadillo.it – anche per motivi di vicinanza culturale e geografica, abbiamo contribuito a ricordare il dramma delle foibe e...
Alpini sulle vette e negli abissi della Venezia Giulia
Le Penne nere hanno scritto sul confine orientale italiano epiche pagine, tra le quali le esplorazioni di Mario Maffi nelle foibe.
Risale al 1872 la costituzione degli Alpini per presidiare valichi e vallate di confine con arruolamenti su base locale, in maniera innovativa per il Regio Esercito. Prendendo, infatti, a modello i Landesschützen tirolesi ed i precedenti risorgimentali dei Volontari Cadorini, capaci di dare filo da torcere agli asburgici nel 1848 sotto la guida di Calvi, e dei Cacciatori delle Alpi garibaldini, lo Stato Maggiore comprese che un possibile teatro di guerra come quello alpino necessitava di una perfetta conoscenza del territorio. I valligiani,...
Storia dell’irredentista Giovanni Randaccio
Caduto in battaglia il 28 maggio 1917, fu al centro della liturgia dannunziana durante l’avventura fiumana.
Due mesi dopo aver preso possesso di Fiume, Gabriele d’Annunzio destò nuovamente preoccupazione e scalpore nella classe dirigente liberale italiana: con una flottiglia di navi della Regia Marina, che avevano disertato per sostenere il suo sforzo finalizzato all’annessione del Carnaro all’Italia, il Vate si presentò a Zara, capoluogo di quella Dalmazia che il Patto di Londra del 1915 assicurava a Roma e che in quell’autunno 1919 invece sembrava destinata a far parte del neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
In attesa delle decisioni della Conferenza di Pace...
Le date fondanti della Repubblica italiana non riguardano il confine orientale
Dopo le passioni irredentiste ed interventiste, Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia si sono gradatamente scollegate dalle sorti della penisola.
Il Referendum del 2 giugno 1946, in cui vennero designati anche i membri dell’Assemblea Costituente, che avrebbe svolto pure funzioni parlamentari, non coinvolse tutti gli italiani. Il decreto luogotenenziale che delineò i collegi elettorali riguardava anche Trieste, Gorizia, Pola, Fiume, Zara (sotto amministrazione militare angloamericana oppure jugoslava, ma formalmente ancora nella sovranità italiana in attesa delle decisioni della Conferenza di Pace) e Bolzano, ma un successivo decreto legislativo stabilì che qui “la convocazione dei...
La Dalmazia e i rapporti tra ebrei ed esercito italiano
Presentata alla Camera una pubblicazione poco nota che ricorda l’impegno italiano nel 1941-’43 contro l’antisemitismo degli ustaša.
Molto si discute sull’effettiva applicazione delle Leggi razziali nell’Italia fascista, molto meno si è parlato dell’opera di salvataggio degli ebrei attuata nel 1941-1943 dalle truppe italiane di presidio in Dalmazia e nella propria zona di competenza all’interno dello Stato Indipendente Croato, fragile ma ferocemente antisemita. Eppure l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ha dato alle stampe già nel 2009 “Un debito di gratitudine. Storia dei rapporti tra l’Esercito Italiano e gli Ebrei in Dalmazia...
Scomparso Manuele Braico
La moglie Dina con la figlia Giulia danno l'annuncio della scomparsa di Manuele Braico, Presidente delle Associazioni delle Comunità Istriane, Vicepresidente dell'Università Popolare di Trieste, Vicepresidente FederEsuli e consigliere dell'I.R.C.I.
Dopo una malattia di circa 3 anni, si é spento serenamente in casa oggi.La famiglia esprime un particolare ringraziamento a tutti gli amici e parenti intervenuti a festeggiare il suo sessantesimo compleanno e a salutarlo. Ulteriori ringraziamenti sono rivolti a tutto lo staff medico, infermieristico e di supporto della SC Oncologia dell'Ospedale Maggiore di Trieste e dell'assistenza domiciliare del Distretto Sanitario di Valmaura per il...
Trattato di pace 70 anni dopo, Torrenti: «Temi delle aree di confine siano centrali»
«Le questioni legate al Secondo conflitto mondiale, alle sue profonde conseguenze e ai problemi attuali aperti nelle aree di confine non si sono imposti nell'agenda culturale italiana»“
«I temi legati al seguito del Secondo conflitto mondiale, alle sue profonde conseguenze e ai problemi attuali aperti nelle aree di confine non si sono imposti nell'agenda culturale italiana. Questa marginalità è dipesa anche da noi, dall'insieme delle Regioni e delle Province autonome, e ci richiede ora di produrre un nuovo sforzo comune di partecipazione istituzionale e di elaborazione culturale». È la riflessione dell'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti,...
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