54° Raduno nazionale del Libero Comune di Fiume in Esilio
Dal 30 settembre al 2 ottobre si è svolto, come di consueto, a Montegrotto Terme (PD) il 54° Raduno nazionale del Libero Comune di Fiume in Esilio. All’assise ha partecipato anche stavolta una delegazione della Comunità degli Italiani di Fiume, con la quale il rapporto è ormai consolidato. Venerdì 30 settembre i radunisti hanno cominciato ad affluire all’Hotel delle Nazioni, dove alle ore 20 si sono ritrovati tutti assieme prima della cena collettiva. La mattina di sabato è stata deposta una corona ai piedi del monumento ai Caduti di Montegrotto, alla presenza delle autorità comunali. Nel pomeriggio, in albergo, si è riunito il Consiglio comunale, cui hanno assistito senza diritto di parola anche i radunisti non consiglieri. Sono seguite le testimonianze dei giovani di “Sempre Fiumani” e l’incontro con Massimo Superina, autore dello Stradario di Fiume. La sera è stata riservata a ciacole e canti. La mattina di domenica 4 ottobre mons. Egidio Crisman ha celebrato una santa messa nel Convento delle Suore di Santa Chiara. Successivamente, nella biblioteca del convento, si è tenuta l’Assemblea dei soci, cui hanno portato il loro saluto anche il sindaco del Libero Comune di Pola in Esilio Tullio Canevari e due rappresentanti dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio. Dopo il pranzo conviviale in albergo c’è stato spazio per i saluti di congedo e di arrivederci all’anno prossimo. Sia in Consiglio sia in Assemblea il sindaco Guido Brazzoduro ha esposto la gravità della situazione economica a causa dei persistenti ritardi nell’erogazione dei fondi statali ai sensi della legge 72/2001 sulle attività culturali delle associazioni degli esuli, evidenziando altresì l’urgenza di un ricambio generazionale e il funzionamento dell’anagrafe comunale. Dalla prossoché assoluta carenza di denaro deriva la difficoltà di programmare iniziative future. Durante il dibattito è stato proposto di convocare a breve un Consiglio Straordinario che esamini e avvii a soluzione i tanti problemi trattati, tra cui le modifiche allo Statuto, la nuova denominazione sociale di “Associazione Fiumani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio” sulla falsariga dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio, una migliore stesura dei bilanci sul bimestrale “Voce di Fiume”, la creazione di un sito internet, nonché l’ineludibile “staffetta” tra vecchie e nuove generazioni, vanificata nelle elezioni del 2015 da una clausola non prevista dallo Statuto: l’essere iscritti al sodalizio da almeno un anno. Circa il Raduno degli esuli fiumani a Fiume, invocato da alcuni consiglieri, il Consiglio ha deliberato che non è possibile effettuarlo, date le limitazioni celebrative imposte dalla condizione di trovarsi in uno Stato estero. Nulla comunque vieta che si possa ripetere nella città d’origine un’altra edizione dell’incontro mondiale che ebbe tanto successo nel giugno 2013. La presidente della Comunità degli Italiani di Fiume Orietta Marot e la vicepresidente Gianna Mazzieri Sanković, del Dipartimento di Italianistica dell’Università dei Fiume, hanno riaffermato la propria disponibilità ad accogliere nella sede comunitaria e universitaria esuli e discendenti per discutere assieme di progetti concreti da attuare a vantaggio di tutti, invitando altresì i fiumani sparsi nel mondo venerdì 11 novembre a Palazzo Modello per il 70° anniversario della CI.
L’Arena di Pola, 1 novembre 2016