Il gran finale del XIII Festival dell’Istroveneto
Piazza San Servolo a Buie è stata ancora una volta la cornice ideale della serata finale della 13 edizione del Festival dell’Istroveneto, con l’immancabile “Dimela cantando”, concorso dedicato alle canzoni inedite in dialetto. Un evento con protagonista indiscussa la musica di un grande livello artistico, presentato da Rosanna Bubola e Daniele Kovačić e accolto da un pubblico numerosissimo. Tra le persone accorse erano presenti pure Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio della Regione Veneto, Felice Žiža, deputato al Parlamento sloveno, Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione Istriana in quota CNI, Vladimir Torbica, assessore alla cultura e alla territorialità, Fabrizio Vižintin, sindaco della Città di Buie, Corrado Dussich, vicesindaco di Buie per la minoranza italiana, Giuseppina Rajko, viceconsole onorario d’Italia, Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana e Paolo Demarin, presidente dell’assemblea dell’Unione Italiana.
Le canzoni in gara erano 14 con temi che spaziavano dall’amore alla nostalgia, senza tralasciare le tradizioni, il presente, le speranze, le partenze, le guerre e… molto altro ancora, perché l’istroveneto, come avevamo visto anche nelle serate precedenti, si presta a veicolare qualsiasi tipo di messaggio. È un dialetto vivo, musicale, dolce che dal Golfo del Quarnero attraversa l’Istria, per raggiungere il Friuli Venezia Giulia e confluire nel Veneto. Questa ricchezza linguistica si è vista anche nei brani, uno diverso dall’altro, alcuni profondi, altri ironici ma tutti emozionanti.
“Dimela cantando” nel 2014 è giunta alla sua 12esima edizione e per l’occasione è stato assegnato il premio fedeltà a Sergio Preden Gato come cantante e Marko Radolović come autore, per aver partecipato per 10 edizioni consecutive.
Il premio degli artisti, assegnato dai cantanti stessi, i quali hanno votato le canzoni dei colleghi è andato al brano “La più bela parte” di Maria Musti.
Piero Pocecco con “Canto per un amico” ha conquistato il premio de l’Academia de la Lengua Veneta. Anche il pubblico ha votato il suo interprete preferito: sono stati sommati i voti della prima serata a Isola, quelli del pubblico presente a Buie e i voti online e, con il 43% delle preferenze, Nicola Štule con la sua “Fortis in àrduis” (Te me dirìa el perché) si è guadagnato il riconoscimento della giuria popolare.
Le menzioni della giuria sono andate a Sara Salvi per “Alice mi”, a Riccardo Bosazzi per “Mille eroi” e a Nicol Štule per “Fortis in àrduis” (Te me dirìa el perché).
Il miglior arrangiamento è stato assegnato al brano “Vien” della Klapa Skala diretta da Lora Pavletić, mentre come miglior testo è stata scelta “La rena” di Andrea Scarcia.
Infine il premio più ambito, quello per la miglior canzone, è stato vinto da un’emozionatissima e incredula Nicole Vidak con la sua “Giulia”, brano che parla di esuli, di speranza e di una nuova rinascita.
Nicole Mišon
Fonte: La Voce del Popolo – 30/06/2024