Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
September 17th, 2024
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Spazzali Roberto Disonore Armi Settembre 1943 Ares Irci

L’8 settembre al confine orientale: il disonore delle armi

Nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1943, dopo che il Capo del Governo Pietro Badoglio aveva letto alla radio l’annuncio dell’armistizio, nelle valli dell’Isonzo e delle Alpi Giulie si ripropose lo scenario già accaduto dopo lo sfondamento di Caporetto nell’ottobre 1917: assenza di ordini, rivalità tra i generali, mancanza di comunicazioni tra i Corpi d’armata facilitarono i piani tedeschi di occupazione e quelli delle formazioni partigiane slave.

Ep­pure, ci fu qualcuno che volle resistere, come testimoniano gli Atti del processo al generale Giovanni Esposito, celebrato pochi mesi dopo la fine della guerra, che ci consegnano testimonianze di grande abnega­zione e coraggio. Altre fonti riportano in luce la portata degli scontri a fuoco in cui le truppe italiane diedero vita ai primi significativi episodi di resistenza all’occupazione tedesca.

Si tratta di una storia sorprendente quanto dimenticata che Roberto Spazzali (Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea del Friuli Venezia Giulia) ha raccontato per la prima volta con una messe di documentazione inedita nell’ottantesimo anniversario di quegli eventi tragici e cruciali per il nostro Paese nel libro Il disonore delle armi. Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana (Ares, Milano 2023; in con l’IRCI – Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata di Trieste).

L’autore ha presentato questa sua opera anche in una videoconferenza organizzata dal Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.