Celebrati i 70 anni dell’Unione degli Istriani
L’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio ha chiuso le celebrazioni per i 70 anni dalla sua nascita con un evento al Generali convention center del Porto Vecchio a Trieste. Presente, fra gli altri, anche il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il quale ha parlato di una storia colpevolmente negata troppo a lungo, «che c’invita oggi a seguire la strada del rispetto e della convivenza reciproca e a costruire un futuro di pace. Quello degli esuli – ha aggiunto – è anche un esempio di resilienza, di come si fa a ricostruirsi una vita, una lezione di forza e di dignità per tutte le generazioni future».
Piantedosi ha anche commentato le parole del Presidente dell’UI Massimiliano Lacota, che aveva definito “un macigno” il mancato riconoscimento da parte dei parlamenti di Slovenia e Croazia delle responsabilità jugoslave nella tragedia delle Foibe e dell’esodo. «Comprendo che lui dica questo – ha detto – però in quelle comunità, io ne sono testimone, c’è un grande riconoscimento della storia: ci sono stati momenti anche molto importanti, anche tra il nostro Capo dello Stato e il Capo dello Stato della Slovenia, momenti di grande riconoscimento, e ne sono testimoni anche i rapporti positivi che ho con il mio omologo sloveno. Nella Comunità slovena ormai c’è la comune volontà di mettere alle spalle una storia da superare, da tramandare alle generazioni future come una storia che deve indurre alla fratellanza, all’amicizia e al superamento di questa pagina bruttissima della storia di entrambi i popoli».
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