Cristicchi socio onorario della Società di Studi Fiumani
ROMA – Simone Cristicchi socio onorario della Società di Studi Fiumani-Archivio Museo storico di Fiume a Roma. La nomina del cantautore romano è un importante riconoscimento, un segno di gratitudine quasi, per il suo impegno civile a favore di una causa spesso dimenticata, quella degli italiani dell’Adriatico orientale. Il suo spettacolo “Magazzino 18”, infatti, ha contribuito in maniera sensibile a far conoscere e diffondere su scala nazionale italiana, nonché in Slovenia e Croazia, il dramma delle foibe e dell’esodo, ma anche delle sofferenze subite dagli italiani che rimasero sotto il regime titino; pagine di storia spesso misconosciute, dimenticate.
A dieci anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, Cristicchi le ha rilanciate, sollecitando il grande pubblico a riflettere e ad approfondire le proprie nozioni su queste vicende, imprimendo una nuova dimensione anche alla ricorrenza stessa. Nello specifico, a rileggerle al di là delle strumentalizzazioni e di incrostazioni ideologiche vecchie di 60 anni, affinché entrino appieno nella coscienza di una comune memoria nazionale italiana, permettendo così alle nuove generazioni di conoscere questa storia e i valori della patria fuori dagli eccessi di nazionalismo.
Condivisibile ed encomiabile, dunque, la decisione della Società di Studi Fiumani di conferirgli la nomina a socio onorario, sabato scorso alla fine dell’Assemblea sociale, come annuncia Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume, segretario generale della Società di Studi Fiumani e presidente dell’Associazione per la Cultura Fiumana, Istriana e Dalmata nel Lazio. Insieme con Cristicchi, sono stati nominati soci onorari il musicista Francesco Squarcia – celebre e pluripremiato violista fiumano residente a Roma, ma spesso presente nella sua città d’origine, fondatore dei “Cameristi italiani”, insignito lo scorso anno con la targa d’oro con lo stemma della città di Fiume – e Carlo Ermini, dirigente della Regione Lazio per l’Area Cultura, che da tempo segue e sostiene le iniziative delle associazioni degli esuli incentrate sulla questione del confine orientale d’Italia.
L’onorificenza della Società di Studi Fiumani-Archivio Museo storico di Fiume a Roma era stata assegnata negli anni addietro a figure quali, ad esempio, i defunti Leo Valiani, senatore, lo storico Renzo De Felice, l’avvocato Claudio Schwarzenberg, la prof. Anita Antoniazzo Bocchina, il musicista Nino Serdoz, Riccardo Zanella, presidente dello Stato Libero di Fiume; quindi l’on. Roberto Menia, i senatori Carlo Amedeo Giovanardi e Lucio Toth, gli avvocati Luigi Petani e Augusto Sinagra, gli storici Giuseppe Parlato e Carlo Ghisalberti, l’olimpionico Abdon Pamich e il direttore del Museo Civico di Fiume, Ervin Dubrović.
(24 Marzo 2014 – Scritto da Redazione – LA VOCE DEL POPOLO)
L’Osservatore Adriatico