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November 25th, 2024
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Sergo

Ulderico Sergo – Il pugilatore olimpico fiumano

Ulderico Sergo, un protagonista della storia sportiva italiana del Novecento certamente poco o per nulla conosciuto e quindi mai ricordato dalle cronache e nelle commemorazioni. Eppure fu campione europeo nei Pesi gallo a Budapest nel 1934, oro olimpico a Berlino nel 1936 nella disciplina della boxe (categoria pesi mosca) battendo a sorpresa un campionissimo come l’americano Jackie Wilson, vincitore per quattro volte del Guanto d’oro a Chicago dal 1935 al 1939, ebbe occasione di misurarsi con i migliori Pesi gallo e Pesi piuma del suo tempo, quali Gino Bondavalli, Guido Ferracin, Gino Cattaneo e Alvaro Cerasani. E conquistò il campionato italiano nella sua categoria per ben tre volte: Ferrara 1933, Napoli 1934, Parma 1938; e fece parte della Nazionale italiana per 24 volte dal 1932 (a Praga) al 1939 (a Trieste).

Era nato a Fiume nel 1913 ed è mancato prematuramente nel 1967 a Cleveland, negli Stati Uniti, dove aveva stabilito la sua residenza e la sua attività dopo l’esodo. Di «classe inconfondibile», come ne scrisse “la Vedetta d’Italia” nel 1935, Sergo esordì sedicenne nel 1929 in seno all’Accademia pugilistica fiumana, inserito per primo nella sequenza degli incontri previsti perché – come venne ricordato sul “Piccolo Sera” nel 1958 – il ragazzo non aveva le chiavi di casa e pertanto doveva rientrare entro le 22. Molto dovette Sergo al suo mentore e scopritore, Mario Dobrez, fiumano anch’egli (era nato nel 1907) ed altrettanto ignorato dalla storiografia sportiva.

A colmare questa lacuna giunge il bel libro di Giorgio Di Giuseppe, collaboratore per anni di “Difesa Adriatica” per la storia dello sport giuliano-dalmato, Ulderico Sergo. Il pugilatore olimpico fiumano, appena edito per i tipi di Aracne Editore con la prefazione di Giovanni Malagò. Con metodo e pazienza Di Giuseppe, appassionato studioso della materia al suo secondo libro, ricostruisce tutta la carriera ed anche la vita di Sergo, grazie anche al contributo di testimonianza del figlio, Ulderico Andrea, rintracciato negli Usa e preziosa fonte di memorie fiumane e famigliari, nonché al certosino spoglio dei giornali d’epoca, fiumani, nazionali ed esteri. E a sfogliare il libro risulta chiaro come a Di Giuseppe siano occorsi alcuni anni per ricostruire la carriera, gli incontri, le classifiche, la prima trasferta negli Stati Uniti nel 1935, e rintracciare gli articoli, i commenti in gran numero, ai quali si aggiungono in appendice un intervento di Rudi Decleva e un’intervista al boxeur Vincenzo Cantatore.

L’esodo, nel 1949, chiuse definitivamente una fase della vita di Sergo e della sua famiglia aprendone un’altra del tutto diversa e imprevedibile, sulla soglia della quale Di Giuseppe opportunamente si ferma. Una storia di sport, di disciplina e di vita: auguriamoci che, a fronte di questa bella edizione, la Federazione Pugilistica Italiana e lo stesso Comitato Olimpico nazionale vogliano restituire a Sergo e ai suoi compagni fiumani il prestigio che meritano.