Lo Stato salderà il suo debito?
Continua incessante da numerosi abbonati-soci, come pure da tanti lettori simpatizzanti, l’afflusso di elargizioni, offerte per i libri, abbonamenti, doni di abbonamenti, prestiti e/o scelta del 5 per mille, in risposta al nostro appello per salvare “L’Arena di Pola” e il suo editore: il Libero Comune di Pola in Esilio. Ne pubblichiamo l’elenco in pagina 11. A tutti loro va il nostro più sentito GRAZIE. Tuttavia, malgrado questa generosa e lodevole contribuzione straordinaria, non ci è ancora stato possibile pagare alla tipografia Art Group la rata del quadrimestre maggio-agosto per la stampa del giornale. Fonti romane ci riferiscono che il Governo starebbe per saldare finalmente il suo debito con tutte le associazioni degli esuli, ovvero per corrispondere il rimanente 50% delle spese da esse già sostenute per i progetti 2012 ai sensi della legge 72/2001 e successive modifiche. Ma finora nulla si è mosso. Rimanendo in attesa di tali rimborsi, per risparmiare almeno un po’ “L’Arena di Pola” continuerà ad uscire a 12 pagine in bianco e nero. Al di sotto di questo livello non vorremmo scendere, se non costretti, per non intaccare la qualità del prodotto. A chi non lo avesse ancora fatto rinnoviamo l’invito a versare subito quanto può. Le “erogazioni liberali al Libero Comune di Pola in Esilio” potranno essere detratte dalle tasse allegando il bollettino di conto corrente postale (ne abbiamo inserito uno nella busta) o la ricevuta del bonifico bancario. Chi volesse contribuire a ridurre il costo di spedizione postale del mensile può richiederci l’invio del solo pdf via mail. Fra gli oggetti da richiedere in offerta ora c’è anche il libro del direttore Paolo Radivo sulla strage di Vergarolla, nonché le magliette e i cappellini del “Grion Pola”. Grazie ancora!
Estratto dalla prima pagina de “L’Arena di Pola” del 6 giugno 2016