I ministri Alfano e Lorenzin e gli omologhi croati rendono omaggio alle vittime di Vergarolla Felice incontro con gli studenti delle scuole italiane di Pola
Il 12 e 13 aprile 2017 il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale on. Angelino Alfano e il ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin hanno visitato l’Istria croata, su invito dell’Unione Italiana.
Giovedì 13 hanno fatto tappa a Pola. La mattina, nella palestra della Scuola Media Superiore Italiana Dante Alighieri, edificata con i fondi del Governo italiano ed inaugurata nel 2001, hanno incontrato gli studenti della stessa e quelli delle ottave classi della Scuola Elementare Italiana Martinuzzi, che li hanno accolti con un sentito applauso. «Siamo ambasciatori – ha affermato la preside della Dante Debora Radolović nel suo discorso introduttivo – della lingua e della cultura italiane, della cultura della convivenza e del reciproco rispetto. La scuola della minoranza rappresenta e contribuisce a mantenere vive e ben salde le radici culturali italiane a Pola». Visti però certi brutti segnali da Zagabria in contrasto con i diritti acquisiti, la preside ha chiesto sostegno finanziario e morale all’Italia per continuare a preservare l’identità italiana autoctona del territorio attraverso queste scuole, che costituiscono istituzioni d’eccellenza sia per gli alunni connazionali sia per quelli di altra nazionalità, i quali vi apprendono assieme il concetto della cittadinanza europea e il valore della convivenza. Il presidente della Regione Istriana Valter Flego si è detto felice di trovarsi in una scuola edificata con l’apporto strategico dell’Unione Italiana, che egli ha molto lodato per il ruolo di ponte che svolge tra i due Paesi. Tali rapporti sono a suo giudizio essenziali per una Regione multiculturale e multietnica a Statuto bilingue croato-italiano come l’Istria.«Siamo e siete – ha detto in esordio Angelino Alfano – figli di un tempo che non abbiamo scelto. Però voi avete scelto di frequentare questa scuola e di continuare ad essere italiani. Italiani per sempre. E per questo vi ringrazio da ministro italiano. Amate la pace e l’Europa anche se avete conosciuto solo la pace. E’ difficile amare profondamente l’unica cosa che avete conosciuta, perché non conoscete la differenza. E allora bisogna pensare a quante guerre ci circondano per amare ciò che abbiamo sempre conosciuto, ossia la pace. Per noi la pace ha un sinonimo che si chiama Europa. Da quando c’è l’Europa noi abbiamo solo la pace. Prima avevamo la guerra». Alfano ha definito il trattato di adesione della Croazia all’Unione Europea un atto riparatore del trattato dipace, a causa del quale tanti italiani dovettero esodare dalle terre cedute alla Jugoslavia. «Oggi la bandiera europea – ha fatto presente – ha cancellato i confini». Beatrice Lorenzin ha affermato di conoscere le vicissitudini di quella scuola grazie agli scambi intercorsi con alcune scuole del Lazio, sua regione di nascita. «Sono figlia e nipote – ha reso noto – di esuli. Mio padre e mia nonna, che all’epoca era vedova, vennero via dall’Istria nel 1950, e quindi lamia storia è simile a quella di tanti istriani. Credo che sia arrivato il momento straordinario in cui i rimasti e gli esuli si incontrano nuovamente grazie anche al fatto che sono venute meno le frontiere. Pertanto possiamo ricostruire un popolo, nonostante viviamo in due nazioni diverse. Un processo di pacificazione». La ministra si è rivolta ai ragazzi definendoli «istriani, italiani, croati ed europei». «Siete – ha detto – qualcosa di eccezionale, di diverso da altri vostri coetanei d’Europa: una ricchezza all’interno dell’Europa». Alla domanda sul perché esistano così poche donne prime ministre la Lorenzin ha risposto: «Ancora per poco!». Richiesto di un consiglio ai giovani che intendono fare politica Alfano ha invitato ad osservare quanto vi è nei cuori umani. Accanto ai due ministri c’erano fra gli altri l’ambasciatore d’Italia a Zagabria Chiodi Cianfarani, il console generale d’Italia a Fiume Paolo Palminteri, il direttore generale per l’UE del MAECI Giuseppe Maria Grimaldi Buccino, il presidente di FederEsuli Antonio Ballarin, il sindaco del Libero Comune di Pola in Esilio Tullio Canevari, il vicepresidente di FederEsuli, presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane e vicepresidente dell’Associazione delle Comunità Istriane Manuele Braico e il presidente dell’Università Popolare di Trieste Fabrizio Somma. I colloqui tra i ministri italiani e croati I due ministri italiani con il loro seguito sono stati poi accolti in municipio dal vice-sindaco e presidente della Comunità degli Italiani di Pola Fabrizio Radin, che ha fatto le veci del sindaco, deputato e presidente della Dieta Democratica Istriana Boris Miletić. All’incontro congiunto a porte chiuse hanno partecipato anche Davor Ivo Stier, vicepresidente del Governo croato e ministro degli Affari esteri e degli Affari europei, e Milan Kujundžić, ministro della Salute.
L’Arena di Pola, 5 maggio 2017