La Bancarella è finita, tiriamo le prime somme
Trionfo di Magazzino 18 a Trieste
La Bancarella si è chiusa con l’invito a Teatro. Scritto con la T maiuscola perché con Magazzino 18 la magia dell’arte ha permeato ogni cosa o persona in un’interazione unica, irripetibile. Il filo rosso che unisce i due momenti, il Salone del Libro con lo spettacolo è la testimonianza che ha contraddistinto i due momenti, il desiderio di far conoscere pagine di storia che ancora pesano sulla realtà del territorio. L’universalità del messaggio di Cristicchi, rende lo spettacolo un veicolo di conoscenza, la realizzazione di un sogno: si aspettava da tempo che un artista vero s’innamorasse della nostra storia per portarla oltre il guado, rendendola visibile al mondo. Simone Cristicchi ha tagliato il nastro alla Bancarella, anticipando con una canzone e il suo abbraccio caloroso al pubblico presente, lo spettacolo di ieri sera. Promessa mantenuta la sua, di parlare per tutti noi, popolo di genti sparse, spesso litigioso e astioso, spesso diviso e controverso ma sicuro della necessità di far sapere chi siamo. Non a caso il motto scelto per la Bancarella 2013 è stato “Si son mi” anagramma di Missoni al quale è stato reso omaggio – alla presenza della moglie Rosita e di uno dei nipoti – nella giornata inaugurale. A parlarne Paolo Scandaletti ed Adriana Boria. E non a caso la manifestazione è iniziata con i volumi del Centro di Ricerche storiche di Rovigno, introdotti dal prof. Giovanni Radossi, simbolo di una realtà trasversale che nella ricerca storica, nell’approccio scientifico alle tematiche, anche delicate del territorio, hanno trovato equilibrio ed eleganza dando spazio a studiosi di ogni provenienza regionale ed internazionale, accomunati dall’amore per la ricerca, lo studio e la divulgazione. Ritmo incalzante alla Bancarella di quest’anno che si è svolta in Galleria Tergesteo per spostarsi anche nelle sale di Punto Enel e libreria UBIK. Quasi un centinaio i relatori, due i convegni per un contenitore che ha voluto essere vetrina e testimonianza. Confermata l’attrattiva di nomi come Nino Benvenuti o Mario Maffi ma grande interesse anche per argomenti e personaggi meno noti ma ugualmente importanti che hanno portato un contributo di quanto stanno facendo con impegno e abnegazione. Presenti le varie associazioni degli Esuli ma anche le realtà del gruppo nazionale italiano e poi, il grande contributo della musica e del teatro che hanno fermato il pubblico in Galleria fino a tarda sera. Ma dateci tempo, vi vogliamo raccontare tutta la Bancarella, momento per momento su queste pagine…in fieri.
L’Osservatore Adriatico
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