Rettifica riguardo l’Istria
Lettera inviata alla redazione della trasmissione Rai “L’eredità” il 24 marzo 2020:
Spettabile Redazione,
nella puntata del programma “L’eredità” andata in onda il 22 marzo 2020, è stata posta la seguente domanda nella parte finale (Il duello): “Quale penisola serbo-croata è stata annessa dall’Italia dopo la Prima guerra mondiale?”. La risposta data come corretta è stata “Istria”.
L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la più antica e rappresentativa tra le associazioni dei 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati costretti all’esilio dopo aver subito il martirio delle foibe e l’annessione alla Jugoslavia del dittatore comunista Josip Broz “Tito” delle terre dell’Adriatico orientale in cui vivevano radicati da secoli, vi segnala che l’Istria non era una penisola “serbo-croata”, bensì italiana.
Non solo considerazioni di carattere geografico ed orografico affermano l’appartenenza dell’Istria alla regione italica, ma anche lingua, cultura e tradizioni di questa provincia, così come di Trieste, Gorizia, Fiume e Zara, attestavano la presenza di una comunità italiana autoctona, ma rimasta sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico al termine del Risorgimento italiano, essendo stata annessa al Regno d’Italia solamente dopo la Prima guerra mondiale, che per tanti patrioti istriani, fiumani e dalmati fu combattuta come una Quarta guerra d’indipendenza.
Chiediamo cortesemente che venga fatta una rettifica nella prossima puntata del programma “L’Eredità”, per rispetto dei soldati italiani e dei volontari istriani che persero la vita onorando il Tricolore italiano nella Prima guerra mondiale, nonché nello spirito della Legge istitutiva del Giorno del Ricordo (L. 92 del 30/03/2004), grazie alla quale ogni 10 febbraio si ricordano le atrocità titine, le migliaia di civili e militari morti nelle foibe e nei campi di concentramento jugoslavi e l’esodo degli istriani in tutto il mondo.
Ringraziando anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicarci, inviamo distinti saluti,
Lorenzo Salimbeni
Responsabile comunicazione Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Risposta della redazione de “L’Eredità” pervenuta il 3 aprile 2020:
Gentile Sig. Salimbeni,
rispondiamo volentieri alla sua mail. Noi siamo sempre molto attenti, ma per quanto riguarda il dato storico lei ha ovviamente ragione: la formulazione della domanda era errata.
Desideriamo però anche spiegare il motivo dell’errore: la nostra domanda si riferiva all’attuale amministrazione politica croata dell’Istria (anche se una piccola parte, come i comuni di Muggia e di San Dorligo della Valle, appartiene politicamente all’Italia e un’altra piccola parte alla Slovenia), ma purtroppo, per un errore che ci è sfuggito e di cui ci scusiamo, abbiamo scritto invece “serbo-croata”.
Ma non era assolutamente nostra intenzione né sminuire la realtà storica né tantomeno mancare di rispetto a tutti coloro che, nel passato come nel presente, hanno difeso e sostenuto il Tricolore italiano. Soprattutto in questo momento difficile per il nostro Paese e per tutti coloro che, per lingua, tradizioni e cultura – come giustamente lei ci ricorda – al nostro Paese sono legati da un profondo rapporto di appartenenza.
Per questo motivo la preghiamo, in quanto Responsabile dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di estendere le nostre scuse a tutti i membri dell’Associazione stessa.
Purtroppo, proprio a causa della terribile pandemia in corso, le registrazioni della nostra trasmissione sono interrotte, il che rende impossibile per il momento provvedere alla rettifica richiesta da lei e da altri membri dell’Associazione.
Ringraziandola ancora per la sua segnalazione, della quale terremo certamente conto in futuro, rivolgiamo a lei e a tutti i membri dell’Associazione i nostri più cordiali saluti
Redazione “L’Eredità”
Banijay Italia S.p.A