La commemorazione di Norma Cossetto a Trieste
Trieste è stata una delle prime città in Italia e dedicare un monumento ed un’intitolazione toponomastica a Norma Cossetto, realizzandoli in un rione edificato per dare una casa a centinaia di famiglie di esuli istriani, fiumani e dalmati affluite nel capoluogo giuliano. Da allora il Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha collaborato con le amministrazioni comunali di Trieste affinché una cerimonia vi si svolgesse ogni anno in concomitanza con il 4-5 ottobre, la data in cui nel 1943 si consumarono lo stupro e l’omicidio della ventitreenne studentessa istriana ad opera di partigiani comunisti jugoslavi che imperversavano nell’entroterra istriano in seguito al collasso politico, militare ed istituzionale in cui precipitò l’Italia dopo l’8 settembre.
Nel rispetto delle prescrizioni sanitarie anti-Covid, lunedì 5 ottobre si è voluto commemorare la Medaglia d’oro al merito civile Norma Cossetto, nell’ambito di una cerimonia semplice ma suggestiva alla quale hanno presenziato rappresentanze delle principali associazioni patriottiche e della diaspora adriatica presenti nel capoluogo giuliano. La famiglia Cossetto è stata ancora una volta presente, confortata dalla presenza di tanti esuli e loro discendenti, dalla vicinanza delle istituzioni e dalla consapevolezza che sempre più città intendono onorare la memoria della giovane istriana. La mattina stessa ad esempio un giardino pubblico di Pescara è stato intitolato a Norma e nell’arco del precedente finesettimana in oltre 130 città in Italia e all’estero si sono svolte brevi commemorazioni nell’ambito dell’iniziativa “Una rosa per Norma” promossa dal Comitato 10 Febbraio.
La banda dell’ANVGD di Trieste ha eseguito l’inno all’Istria e l’Inno nazionale, mentre il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha annunciato nel corso del suo intervento di essere stato invitato il seguente sabato 10 ottobre dal Sindaco di Milano Sala all’inaugurazione del monumento che le associazioni degli esuli presenti nel capoluogo lombardo hanno finalmente ottenuto per ricordare le Foibe e l’Esodo. Renzo Codarin, Presidente dell’ANVGD, ha espresso il proprio impegno affinché presso la foiba di Villa Surani, ove fu gettata Norma assieme a decine di altre vittime le cui salme sarebbero state poi recuperate dai Vigili del Fuoco di Pola, vengano collocate una targa commemorativa in più lingue ed una croce.