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November 24th, 2024
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Voga Veneta Pirano

«Voga Veneta», tra passione e tradizione

A Pirano presentato il documentario relativo all’attività del gruppo femminile della CI «Giuseppe Tartini»

 “La nostra barca” è il titolo del documentario, della durata di oltre 50 minuti, dedicato al gruppo femminile “Voga Veneta” della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. È stato presentato, in prima assoluta, mercoledì sera presso la sede pastorale “Georgios” dinanzi a un pubblico numeroso “il che ci fa molto piacere non solo per il fatto di poterci finalmente rivedere dopo tanto tempo, ma anche perché la gente è curiosa di conoscere la storia della voga veneta e il ruolo delle nostre donne”, è stato più volte ribadito nei vari discorsi della serata presentata da Miriam Monica, che tra l’altro è una delle vogatrici. Lo è anche Gabrijela Dolinšek, autrice del documentario. “L’idea è nata dopo che ho conosciuto Amalia Petronio e la sua vita, da sempre legatissima al mare. Lei è la promotrice del gruppo di voga realizzando così il suo grande sogno e noi siamo felicissimi di farne parte. Anzi, abbiamo voluto fare ancora di più: condividerlo con un vasto pubblico e diffonderlo, è così che è stato concepito il documentario per la regia, riprese, montaggio e grafica di Marjan Krajnc. Con il titolo “La nostra barca” vogliamo dire che la barca è di tutti anche perché ci è stata donata da alcuni amici veneziani. Collaboriamo pure con omologhe Associazioni della città lagunare instaurando così forti legami di amicizia. Ci tengo a dire che è un omaggio specialmente alle donne perché nel corso della storia hanno avuto un ruolo importantissimo nell’attività marittima”, ha spiegato la Dolinšek. “Abbiamo la fortuna di avere ormeggiato nel nostro mandracchio un topo, un’imbarcazione storica che nasce dalla volontà e costanza di chi ama Pirano e le tradizioni e di chi ha visto nella nostra Comunità degli Italiani un punto d’incontro”, ha ribadito Manuela Rojec, presidente della CI “Giuseppe Tartini” nonché vicesindaco del Comune di Pirano. Il topo, infatti, è l’imbarcazione con la quale le attiviste praticano la voga. Lo fanno in piedi sfidando la fatica, ma appagata dal contatto con le bellezze naturali come le saline di Sicciole, il mandracchio e il golfo di Pirano. Ne ha parlato Andrea Bartole, presidente della CAN di Pirano. “Il documentario non soltanto riassume la loro attività che dura da circa 5 anni, ma è inoltre un contributo alla tutela del patrimonio che ci accomuna con Venezia: le saline, l’architettura, le antiche usanze. Ci lega in maniera diretta però il mare, basti ricordare la traversata che hanno fatto le vogatrici da Pirano sino a Venezia”, così Bartole, auspicando che l’iniziativa continui nel tempo e si tramandi alle giovani generazioni. Nel corso della serata è intervenuto pure Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana. “Ogni partenza con la barca è una dipartita, ma quando si torna in porto è sempre una rinascita. In tale contesto va intesa come una ripresa delle tradizioni di Pirano, Isola, Capodistria, della nostra Istria. Usanze, che si sino quasi perse, come la battana salvorina, rovignese ecc., ma che grazie a idee come queste, si stanno riscoprendo. Meritate un grande applauso”, ha rilevato Tremul. Presenti alla serata anche i veneziani Ugo Pizzarello e Luigi Divari che hanno insegnato alle vogatrici la tecnica del remo. Via poi alla visione del documentario che non è soltanto il riassunto della “Voga Veneta” di Pirano. Con testimonianze, foto e immagini d’archivio concessi da vari enti, infatti, è illustrata anche la storia delle barche tipiche, le maestranze, le imprese con le traversate e l’impegno per mantenere vivo un aspetto importante dell’identità del territorio istriano.
Fonte: La Voce del Popolo – 02/07/2021