Fertilia e Trieste sempre più vicine
Abbiamo affrontato un viaggio importante per costruire un “Ponte” tra Fertilia e Trieste e per “Riunire i Fili della nostra Storia” e rientriamo arricchiti e sorpresi dalla calorosa ed affettuosa accoglienza che abbiano ricevuto.
Abbiamo dapprima incontrato a Rovereto Giuseppe Silvino, nipote di Don Francesco Dapiran, con il quale abbiamo condiviso le fortissime emozioni che ci ha donato la nascita del Museo Egea e la pubblicazione del libro Rotta 230° – Fertilia e i suoi protagonisti.
Quindi ci siamo intrattenuti a lungo con Egea Haffner e Giovanni Tomazzoni. Con la “Bambina con la Valigia”, cui abbiamo dedicato il Museo, abbiamo ripercorso le tappe del nostro lavoro ed abbiamo condiviso i risultati raggiunti ad appena tre mesi dall’inaugurazione del padiglione espositivo. Abbiamo anche delineato insieme le tappe future del nostro lavoro.
Giunti a Trieste il 20 Settembre siamo stati ospiti dei Giuliani nel Mondo ed in particolare del Presidente Franco Miniussi, con i quali abbiamo vissuto la cerimonia dei festeggiamenti del cinquantenario dell’Associazione costituita nel 1970 dai Comuni e dalle Provincie di Trieste e Gorizia. Nel prestigioso contesto del Teatro Verdi abbiamo incontrato Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste, che ci ha riservato parole di affetto. Abbiamo inoltre avuto modo di parlare con il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, con al quale abbiamo proposto la nostra volontà di costituire proprio a Fertilia un Presidio della Cultura e delle Tradizioni Giuliane, riscontrando in lui un grande interesse ed una volontà di dare avvio a questo ambizioso progetto.
Al termine della cerimonia religiosa nella meravigliosa Chiesa di San Giusto abbiamo poi incontrato l’Arcivescovo di Trieste Monsignor Crepaldi con il quale abbiamo ricordato la figura di Monsignor Santin, grazie al quale la Città di Trieste donò le campane che nel 1959 furono posizionate in cima al campanile della chiesa di Fertilia intitolata a San Marco.
Negli incontri che si sono svolti presso il “Caffè Tommaseo” e presso il “Caffè dei Speci” abbiamo incontrato i rappresentanti delle Comunità Giuliane provenienti da vari paesi del mondo, fra cui Nicolò Giuricich, proveniente dal Sud Africa, Marco Forgiarini dal Brasile, Claudio Purhart dalla Germania e Giuliano Dellaporta Xydias dall’Ungheria, oltre a Roberto Sancin da Roma, Marino Olivieri da Genova e tanti amici Triestini tra i quali Viviana Facchinetti, Direttore del periodico L’Arena di Pola e Dario Locchi, Presidente Emerito dei Giuliani nel Mondo.
Il 21 Settembre siamo stati a Monfalcone, di fronte al Sindaco Anna Maria Cisint e di tutti i primi cittadini dei comuni della Bisiacheria. Mentre la sera siamo stati a Gorizia, Città che sarà Capitale Europea della Cultura 2025, accolti fraternamente dall’ormai amico Sindaco Rodolfo Ziberna.
Sempre il 21 siamo poi stati ricevuti dal Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia Mauro Piero Zanin con il quale abbiamo parlato a lungo del progetto dell’Ambasciata Giuliana a Fertilia. Progetto che è stato accolto con grande interesse per il quale lo stesso Presidente ha garantito il suo personale impegno, oltre al coinvolgimento della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Il 22 Settembre siamo poi andati a Belluno a visitare il Museo dell’Immigrazione Bellunese, accolti dal Presidente Oscar De Bona e dal suo Staff. Una realtà importante, con oltre 7.000 soci sparsi per il mondo, con il quale abbiamo avviato un percorso di “amicizia e condivisione”.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato Fabio Lussetivich, esule nato a Melbourne in Australia che ha fatto rientro a Trieste. Con lui abbiamo ripercorso le tappe del lungo e tortuoso viaggio compiuto dalla sua famiglia. Abbiamo poi rivisto, a distanza di circa quarant’anni, Mario Cervai, nato a Fertilia da genitori Orseresi, che per ragioni lavorative si è trasferito a Portogruaro con la sua famiglia all’età di 11 anni. L’incontro è stato l’occasione per ricordare la vita a Fertilia ed i protagonisti di quella comunità.
Il 23 Settembre siamo poi partiti alla volta di Vicenza, per incontrare Franca Drioli Salghetti, rappresentante di una famiglia importante che a Zara, fin dal 1759, aveva creato la prima azienda al mondo di Maraschino, fabbrica che dopo l’esodo fu riaperta vicino a Venezia. L’incredibile collezione di documenti che la Signora Drioli ha accuratamente custodito e catalogato rappresenta un patrimonio importantissimo per la storia dell’intera Dalmazia. Una visita estremamente cordiale che ci ha consentito di poter parlare e di poter apprezzare un testimone vivente di una storia importante delle terre del confine orientale.
Il 24 Settembre dapprima abbiamo avuto il piacere di incontrare l’amico esule da Lussino Toni Cattarini nel meraviglioso contesto dello Yacht Club Adriaco, un luogo ricco di storia che è stato frequentato per anni dall’Ammiraglio Straolino.
Nel pomeriggio, presso la sede della Lega Nazionale di Trieste, prestigiosa e benemerita associazione nata nel 1891, abbiamo potuto presentare il Museo Egea ed il libro Rotta 230° – Fertilia ed i suoi protagonisti alla presenza del presidente del sodalizio triestino Avv. Paolo Sardos Albertini. La presentazione, che è stata inviata in diretta streaming, è stata effettuata dal giornalista Rai Massimo Gobessi, che ha speso parole di grande stima e vicinanza per le nostre iniziative. La sede Rai del Friuli Venezia Giulia in svariate occasioni aveva avuto modo di ospitare l’Ecomuseo Egea nell’ambito della trasmissione radiofonica Sconfinamenti. Lo stesso Gobessi, al termine del suo intervento, ha espresso la volontà di mettersi a disposizione per avviare una raccolta fondi necessaria a consentire alle campane del campanile di Fertilia, donate nel 1959 dalla Città di Trieste su iniziativa dell’allora Arcivescovo Monsignor Santin, di riprendere a suonare.
Quindi, il 25 Settembre abbiamo dapprima visitato la sede dell’Associazione delle Comunità Istriane accompagnati dal vice presidente Giorgio Tessarolo, con il quale abbiamo potuto stringere rapporti di cordialità e di collaborazione, mentre nel pomeriggio, su invito del presidente Renzo Codarin, abbiamo partecipato alla Bancarella 2021, Salone del libro dell’Adriatico Orientale. Dapprima sul palco del padiglione abbiamo potuto offrire il simbolo del Museo Egea ed una copia del libro Rotta 230° che racconta la storia della nascita di Fertilia dei Giuliani a Lidia Bastianich, esule da Pola che è diventata una famosissima Chef negli Stati Uniti, e subito dopo siamo stati protagonisti della presentazione del film “Fertilia Istriana” e del Museo Egea insieme alla regista Cristina Mantis ed alla giornalista Francesca Angeleri e del moderatore dell’incontro Alessandro Cuk, giornalista e vice Presidente del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana e Dalmata e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Un viaggio ricco di appuntamenti e di importanti incontri che ci ha consentito di promuovere non solo il Museo Egea ma anche l’intero territorio della Riviera del Corallo e della Sardegna costruendo un percorso che potrà favorire, se le Istituzioni lo sosterranno, anche un importante vettore di attrazione per un “Turismo Identitario” che sempre più si sta sviluppando e che potrebbe essere una chiave importante per una vera destagionalizzazione dei flussi turistici verso e dalla Sardegna.
Mauro Manca e Federico Marongiu
Progetto Egea