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25 Venice Press Marco Balich Foto Comune Di Venezia

Marco Balich “Veneziano dell’anno” di origini dalmate

Marco Balich è il “Veneziano dell’anno”. La cerimonia si è svolta nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. Il riconoscimento, giunto alla 43/a edizione, è stato attribuito dall’Associazione Settemari a Marco Balich “per aver illuminato con geniale fantasia vent’anni dei più prestigiosi eventi sportivi dalle Olimpiadi e Paralimpiadi all’ultimo Mondiale di calcio, contribuendo a diffondere in tutto il mondo il nome e il prestigio della nostra città”.

L’intervista di Nadia De Lazzari a Marco Balich

Quali sentimenti questa mattina quando ha ricevuto il premio “Veneziano dell’anno”?

Mi ha fatto molto piacere vedere una sala piena di persone curiose. Nonostante sia sempre in giro per il mondo essere apprezzati nel proprio posto d’origine è qualcosa che riempie il cuore.

La troviamo da un capo all’altro del mondo dove fa imprese grandiose. Da dove nasce questo spirito creativo?

Sono un curioso di natura. Finché si impara si è vivi e questo deve essere quello che ci accompagna. Per imparare bisogna ascoltare ed essere curiosi. Questo è quello che guida tutto, poi l’esperienza mi ha portato ad apprezzare le cose più belle, di altissima qualità, di standard assolutamente internazionali.

Venezia e Spalato, due città che fanno parte del dna della famiglia Balich.

La mia famiglia è di Venezia da tante generazioni, le origini – ma risalgono all’Ottocento – sono di Spalato in Dalmazia. Il fatto di essere cresciuto a Venezia mi ha portato a vedere ilsenso del bello e dell’apprezzare la bellezza, l’architettura, le arti. Questo è stato molto importante e sicuramente mi è di aiuto.

I Veneziani la seguono. Cosa porta nel mondo di Venezia?

Tutto, per forza, perché essere vissuti in questa città significa che conosci le proporzioni delle cose. Significa che hai visto tante scenografie nei teatri, hai visto da bambino Maurice Béjart in Piazza San Marco che ballava con Ravel, hai visto Paul McCartney che suonava, la Biennale d’Arte, Marina Abramović. Cose importanti che ti hanno messo dei semi che sicuramente poi applicati in modo spettacolare hanno dato un grande valore a quello che si fa.

Quali scuole ha frequentato?

A Venezia le elementari alla Poerio, le medie alla Morosini, il liceo classico al Marco Polo; a Bologna ho conseguito la laurea in giurisprudenza. Ho un ricordo indimenticabile della mia maestra Fusaro, era fantastica, mi ha insegnato ad essere curioso nella vita.

Vive a Milano?

Sì, ma a Venezia torno spesso perché mi fa molto piacere.

Il prossimo programma?

Mi hanno affidato l’altro ieri i Giochi Panamericani a Santiago del Cile. Ci starò dall’estate per tutto il 2023.

E su Venezia ha programmi?

Non immediati, spero sempre perché mi piace lavorare in laguna.

Intervista di Nadia De Lazzari a Marco Balich

Fonte: 25 Venice Press – 15/01/2023