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July 16th, 2024
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Rtp Muggia Klizia

Il Ritorno alla Terra dei Padri è sbarcato a Trieste

Dopo una lunga navigazione di oltre 750 miglia il Klizia, con il suo equipaggio, è approdato a Trieste. Il Ritorno alla Terra dei Padri è un viaggio/evento avventuroso durante il quale non sono mancate le emozioni: «Abbiamo navigato tanto, anche con un mare particolarmente difficile – ha affermato Giulio Marongiu, esule da Pola che ha spento le 85 candeline proprio durante il viaggio in occasione dell’approdo a Civitavecchia – In questi 47 giorni trascorsi in mare abbiamo toccato 27 località nelle quali siamo sempre stati accolti con affetto. Non sono mancate le difficoltà, ma siamo sempre riusciti a superarle, anche grazie ad un equipaggio che ha dimostrato un grande spirito di squadra» ha proseguito Giulio.

Il Klizia, partito dal porto di Alghero lo scorso 30 luglio, dopo aver costeggiato il nord Sardegna e la Corsica orientale, ha infatti raggiunto le coste tirreniche l’8 agosto, sbarcando nel porto di Livorno, dove è stato accolto con grande affetto per un incontro con le rappresentanze dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Livorno, Pisa e Firenze e dall’Associazione dei Sardi 4 Mori di Livorno, durante il quale Giulio Marongiu ha potuto raccontare la sua storia e spiegare ai presenti le motivazioni di questo viaggio.

Tra le tappe più significative del mar Tirreno sicuramente ci sono state quella di Civitavecchia, durante la quale Giulio Marongiu ha ricevuto in dono la medaglia commemorativa della Direzione Marittima della Guardia Costiera dalle mani del Vice Comandante Angelo Capuzzimato, la tappa di Fiumicino e quella di Gaeta, Città in cui vi furono ben 3 Campi Profughi in cui transitarono oltre un migliaio di esuli giuliano-dalmati, tra cui numerose famiglie giunte in seguito a Fertilia.

Molto emozionante è stato poi l’arrivo in Adriatico. Tra le tappe di maggiore rilievo sicuramente quelle di Ferrara, Chioggia e soprattutto Venezia. A Ferrara, luogo da cui giunsero molti dei coloni che trasformarono le terre paludose della Nurra algherese in una zona fertile e produttiva, l’equipaggio dell’imbarcazione Klizia è stato ricevuto dal Sindaco Alan Fabbri, che si è dimostrato estremamente interessato al progetto e che ha annunciato una sua prossima visita a Fertilia per incontrare la comunità emiliana che qui ancora risiede.

A Chioggia, luogo da cui partirono nel 1948 i 13 pescherecci carichi di esuli diretti a Fertilia, l’Assessore Zennaro, insieme ad una delegazione dell’A.N.V.G.D. ha incontrato l’equipaggio del Klizia. Ma Giulio ha avuto anche la possibilità di incontrare alcuni discendenti di coloro che navigarono a bordo di alcune di quelle barche, di proprietà della famiglia Preden, e che tornarono a Chioggia per poter continuare a svolgere la loro attività di pescatori, visto che in Sardegna la vendita del pesce all’epoca era veramente difficile. Quindi l’arrivo a Venezia, nel prestigiosissimo contesto del Canal della Giudecca, ospiti nella Darsena posta nella centralissima Isola di San Giorgio, proprio di fronte a Piazza San Marco.

«Abbiamo provato una grandissima emozione quando, a bordo della lancia del Consiglio Regionale del Veneto, abbiamo raggiunto il Presidente Roberto Ciambetti nella prestigiosa sede di palazzo Ferro-Fini, in Canal Grande» hanno raccontato Federico Marongiu, Mauro Manca e Giuseppe Bellu, alcuni tra i componenti dell’equipaggio del Klizia. «Aver accompagnato mio padre, insieme a mio figlio Marco – ha raccontato Federico, figlio del Comandante Giulio – mi ha regalato una forte emozione. Tre generazioni che insieme, a bordo della nostra barca, hanno potuto raggiungere questa meravigliosa città, che porta i simboli che riuniscono l’identità della nostra comunità di Fertilia, per raccontare al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto che nella lontana Sardegna esiste un luogo in cui donne e uomini di diverse provenienze, che hanno sempre vissuto sotto il Campanile di San Marco ed il Leone Marciano, hanno saputo scrivere una meravigliosa storia di inclusione, basata sui valori del rispetto, della laboriosità e della solidarietà».

«Abbiamo parlato a lungo con il Presidente Ciambetti e gli abbiamo raccontato anche della nascita di un film che racconterà il Ritorno alla Terra dei Padri che l’equipe, diretta dal regista Igor Biddau, sta girando per raccontare questa emozionante avventura» ha detto Giuseppe Bellu, membro dell’equipaggio del Klizia che sta carpendo, con la sua telecamera, i momenti più intimi della navigazione a bordo del meraviglioso scafo in legno di 10 metri, partito dalla Sardegna alla volta dell’Istria. Al termine dell’incontro di Venezia, cui ha partecipato anche il prof. Davide Rossi, storico da sempre impegnato nella divulgazione delle vicende del confine orientale, e di alcuni rappresentanti della sezione A.N.V.G.D. di Venezia, l’imbarcazione è ripartita toccando i meravigliosi approdi di Caorle e di Grado, dirigendo poi la prua verso il porto di Trieste, città che fu la capitale morale dell’esodo e che ospitò nel famoso “Silos”, un numero incredibile di esuli che da li venivano smistati per gli oltre 100 campi profughi sparsi in tutta l’Italia, dando poi ospitalità ad oltre 70.000 di essi.

«Entrare in porto a Trieste con il Klizia e visitare Muggia, il Villaggio del Pescatore e Borgo San Mauro, accolti dall’affetto della comunità – hanno commentato Mauro Manca e Giulio Marongiu – è stata una sensazione indescrivibile. Passare davanti ai castelli di Duino e di Miramare ed a fianco del Molo Audace, per attraccare nel pontile della Società Triestina della Vela e vedere attorno a noi il mare increspato dalla “bora”, ci ha ripagati di tutte le fatiche di questo viaggio. L’emozione che abbiamo provato, abbracciandoci subito dopo l’attracco, la porteremo sempre nel cuore». Trieste rappresenta infatti la tappa centrale di un viaggio che oggi, a distanza di un mese e mezzo dalla partenza, ha già raccolto intorno a sé un grande interesse, anche grazie alla Media Partnership della Rai, che ha consentito di veicolare il messaggio di questo progetto che vuol parlare di valori e di esempi positivi per le nuove generazioni, senza cadere nella pur legittima retorica del dolore e della tragedia che gli esuli hanno vissuto.

Nelle prossime ore il viaggio vedrà nuove tappe a Muggia, il 18 nella sede della Società Triestina della Vela, mentre dal 21 al 24 il progetto sarà presentato in uno Stand istituzionale nell’ambito della rassegna internazionale Gusti di Frontiera nella Città di Gorizia. Successivamente la navigazione del Klizia approderà in Istria, dapprima a Capodistria il 25 settembre, a Pirano il 26, a Rovigno il 28 ed il 29 ed infine a Pola il 30, per poi concludersi a Trieste in occasione della 55^ Barcolana. Una festa del mare che suggellerà, in una cornice speciale, un’impresa che ha consentito ad una tematica da sempre considerata politicamente divisiva, di far conoscere i suoi risvolti umani ed i suoi valori universali, che sono oggi attualissimi ed importanti per le nuove generazioni.