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A Montegrotto riflessioni su modelli ed impegni per il futuro dell’Associazione

Un incontro di verifica quello dell’Associazione Libero Comune di Fiume svoltosi durante il fine settimana del 4, 5 e 6 ottobre scorso a Montegrotto Terme, in quell’Hotel delle Nazioni che accoglie da un decennio i partecipanti, diventando luogo di incontro, dibattito, confronto di un gruppo che non ha registrato in questa edizione i numeri degli anni scorsi anche perché molti avevano già aderito all’appuntamento di giugno, SEMPRE FIUMANI, in occasione di San Vito nella loro città. A questa ragione se ne aggiungono altre, comuni alle associazioni consorelle che vedono assottigliarsi le fila per questioni anagrafiche e per un mancato passaggio del testimone alle generazioni più giovani. Tutto ciò non altera il bisogno di un confronto franco sulle tematiche considerate di particolare importanza, come l’attività dell’associazione – spesso in collaborazione con la comunità di Fiume e la scuola – o il dibattito sulle elezioni del 2014. A proposito di quest’ultima tematica, motivi di carattere economico che si aggiungono alla difficoltà tecnica di corrispondere con migliaia di fiumani nel mondo per la scelta dei vertici dell’Associazione, hanno fatto nascere l’idea di limitare i voti ai soli presenti all’assemblea in occasione del raduno. Dopo il dibattito, il voto ha privilegiato la tradizione, vale a dire la spedizione delle schede elettorali a tutti gli iscritti. Forma ma anche sostanza, si tratta infatti di mantenere un contatto con i connazionali sparsi in Italia e nel resto del mondo, per molti l’unico momento di collegamento con l’associazione. Ma la forma, da sola, non può garantire l’esistenza dell’associazione, il cambiamento è reso comunque necessario da una realtà incalzante che esige un impegno di segno diverso, immaginare un’evoluzione che garantisca quella memoria fondamentale affinché un popolo non finisca con l’ultimo dei suoi appartenenti. Per tanto si sta riflettendo su una maggiore presenza sul web e sulla necessità di inventare strumenti di gestione rapida dei tanti bisogni che un associazionismo moderno comporta.
Ricordare e costruire, questo il progetto e la promessa sottolineati nei vari momenti ad iniziare dalla deposizione di una corona di allora al Monumento ai caduti nella piazza del Municipio di Montegrotto alla presenza dell’assessore comunale allo sport Valter Belluco e di Rossella Varetto del gabinetto del sindaco.
E’ seguito il dibattito in consiglio comunale su attività ed elezioni, alla presenza di Silvana Zorich della Comunità degli Italiani di Fiume e del mitico Ugo, sempre presente e disponibile nella sede di Palazzo Modello a Fiume. A Giorgio Traverso di Genova un riconoscimento particolare: vicino ai fiumani da tanti anni, quasi per tradizione familiare, pur non avendo radici giuliano-dalmate. Gli è stata consegnata una targa per la sua scelta di campo che lo pone vicino ai fiumani, per i contatti avuti con la comunità degli esuli, per essere figlio consapevole, curioso e preparato di una terra di confine, per il lavoro che svolge con i giovani con profonda conoscenza della storia di Fiume, pur provenendo da un altro golfo, speculare a quello del Quarnero, dove le ingiustizie del Secolo Breve hanno costruito storie travagliate. “Accanto agli esuli – ha detto – ho trovato casa. Nei rapporti con la CI e la scuola, una ragione in più di impegno”.
Ha colto appieno quell’idea del ritorno che lo stesso presidente dell’ANVGD, Antonio Ballarin – presente a Montegrotto – ha inteso ribadire nel suo intervento di saluto ai Fiumani. “Operare per una ricomposizione attraverso iniziative che ci portino nelle terre dei padri non solo per le vacanze con la famiglia ma per un’idea di nuova società di esuli e rimasti nell’amore per la nostra terra”.
Un desiderio che diventa preghiera nella messa della domenica, officiata da Monsignor Egidio Crisman, sempre vicino alla sua comunità alla quale porta conforto e saggezza indicando la via del giusto pensiero, semplice eppure spesso difficile da percorrere.
Altri interventi ancora all’assemblea della domenica mattina con l’attenzione ad alcuni anniversari importanti, i 125 del Liceo di Fiume nelle considerazioni della preside Ingrid Sever, i 90 anni della Società di Studi Fiumani nel puntuale intervento di Marino Micich. Sono seguiti i saluti di Giorgio Varisco per i Dalmati, Silvana Zorich a nome della CI di Fiume che ha donato al Libero Comune un quadro della sezione d’arte della Comunità, Italia Giacca a nome dell’ANVGD, Franco Pizzini a nome degli Alpini fiumani e poi la lettura dei saluti giunti in vario modo da Lucio Toth, Renzo Codarin, Manuele Braico, Roberto Pietrosanto, Carlo Giovanardi e del Console italiano a Fiume Renato Cianfarani. Tanto affetto e considerazione per un’attività che intende continuare, così come nelle parole del Presidente Brazzoduro che ha dato lettura del lavoro svolto soffermandosi in particolare sull’incontro di San Vito a Fiume, palestra e prova di un’iniziativa chiesta da anni a più voci a tutte le assemblee e che finalmente è stata realizzata. Sottolineato poi il ruolo de La Voce di Fiume, unico vero strumento di dialogo tra i fiumani sparsi nel mondo che in questo numero esce in edizione speciale con La Tore, a chiudere un percorso di ricomposizione che ora si affaccia su nuove iniziative.
Rosanna Turcinovich Giuricin

L’Osservatore Adriatico