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Accordo italo-croato sulle sepolture di guerra

«In Croazia i militari e civili che hanno perso la vita a causa di operazioni belliche nella Seconda guerra mondiale e di operazioni del dopoguerra hanno diritto a un degno eterno riposo»: la legge croata è in linea con la Risoluzione 1481 sulla condanna internazionale dei crimini dei regimi totalitari comunisti approvata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il 25 gennaio 2006 e con la risoluzione  del Parlamento Europeo del 2 aprile 2009 su Coscienza europea e totalitarismo. L’11 aprile 2013 il Governo croato retto da Zoran Milanović ha emanato un decreto che istituisce la Commissione e indica i  21 membri; il Presidente della Commissione è il Ministro dei Difensori. L’art. 2 di tale legge prevede il ricordo delle vittime durante il conflitto e le vittime nel  dopoguerra (dal 3 maggio 1945 in poi) morte a causa del regime comunista jugoslavo nel territori della Repubblica di Croazia, comprese le persone uccise in esecuzioni di ogni genere, maltrattamenti in carcere, nei lager, ecc.

In margine al sopralluogo avvenuto a Castua (Kastav – Croazia) il 5 dicembre 2017 la Società di Studi Fiumani ringrazia il coordinamento effettuato a livello governativo dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati nella persona del presidente Antonio Ballarin e conferma che quel giorno a Castua erano presenti Giovanni Stelli e  Marino Micich, rispettivamente Presidente e Segretario generale della Società di Studi Fiumani. Essi hanno indicato unitamente a don Jurćević il sito presunto della sommaria sepoltura, individuato dopo ricerche pluriennali, ai membri di Onorcaduti italiano e croato alla presenza del Console Generale d’Italia a Fiume Paolo Palminteri. Il luogo della sommaria sepoltura  è stata individuato nel 1994 da Amleto Ballarini e poi da Miahel Sobolevski grazie alle indicazioni precise del parroco della cittadina, don Franjo Jurćević appunto. Dal 1999 senza mai un’interruzione la Società di Studi Fiumani con l’ausilio delle autorità consolari italiane in Croazia e in accordo con il parroco ha fatto celebrare a Castua una Messa per i caduti. Nel 2017 tale Messa è stata fatta celebrare a Roma il 4 maggio alla presenza di Onorcaduti e di oltre 120 persone e autorità politiche, tra cui una nutrita rappresentanza del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

La Società di Studi Fiumani con l’Istituto Croato per la Storia di Zagabria con il patrocinio del Ministero per i beni culturali italiano e croato hanno inoltre condotto una ricerca pluriennale e internazionale concretizzatasi nel volume “Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947)” (MIBAC-Direzione Generale per gli Archivi, Roma 2002). La ricerca, curata da Amleto Ballarini e Mihael Sobolevski, è stata edita in versione bilingue italiano e croato; il volume è stato presentato nel 2002 a Zagabria presso l’Istituto Croato di Storia e a Roma presso l’Archivio Centrale dello Stato alla presenza dell’allora Sottosegretario agli Esteri  sen. Alfredo Mantica e dell’Ambasciatore croato di allora Drago Kraljević. Il volume è pubblicato nel sito del MIBACT.

Durante tale ricerca sia la parte croata che italiana hanno appurato che dopo la fine della guerra dal 3 maggio 1945 al 31 dicembre 1947 a Fiume e dintorni sono stati uccisi 652 Italiani, per la maggior parte senza umana giustizia.

La legge croata in materia –  come è noto è stata approvata dal Parlamento croato il 7 dicembre 2012 sotto la presidenza di Ivo Josipović e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale croata n. 143/2012. Essa abroga le precedenti leggi in materia. L’art. 1 di tale legge è formulata in coerenza con il diritto umanitario internazionale e con le modalità e le norme sulla procedura mortuaria in base alla Convenzione di Ginevra del 1949 e i protocolli addizionali dell’8 giugno 1977 sulla protezione delle vittime civili dei conflitti armati. La legge croata è coerente con: i principi della Risoluzione 1481 sulla condanna internazionale dei crimini dei regimi totalitari comunisti approvata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il 25 gennaio 2006 e con la risoluzione del Parlamento Europeo del 2 aprile 2009 su Coscienza europea e totalitarismo.

La Società di Studi Fiumani intende, infine, ringraziare le autorità diplomatiche in Croazia,  il Libero Comune di Fiume in esilio, l’Unione Italiana, la Comunità degli Italiani di Fiume e l’Edit per il supporto dato all’iniziativa  in tutti questi anni.

 

Fonte: Società di Studi Fiumani