Al Lido di Venezia un giardino per Alida Valli
L’area verde adiacente al palazzo del Casinò verrà presto intitolata all’attrice, già Leone d’Oro alla carriera nel 1997 e icona del cinema
Omaggio a un’icona della settima arte, in un luogo simbolo stesso della cinematografia italiana e mondiale: il Lido di Venezia. Mancano poco più di due settimane dall’inaugurazione della Mostra n. 78 e di recente la Giunta comunale di Venezia ha deciso di intitolare alla leggendaria Alida Valli l’area verde adiacente al palazzo del Casinò, tra la Piazzetta Nicolò Spada e Via delle Quattro Fontane. Già Leone d’Oro alla carriera nel 1997, con il suo nome darà ancor più valore ad uno dei luoghi più significativi della Mostra e di Venezia. La proposta, formulata dall’assessore alla Toponomastica, Paola Mar, recepiva una richiesta espressa dal presidente del Comitato provinciale di Venezia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Cuk, di concerto con il Cinit-Cineforum Italiano e aveva ricevuto il pieno sostegno da parte della presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, dell’assessore alla Mobilità, Renato Boraso e dall’assessore al Turismo, Simone Venturini.
Una delle maggiori interpreti del ‘900
“Intitolare all’attrice e modella italiana Alida Valli un luogo così significativo di Venezia è per tutta la Città un grande onore – commenta l’assessore Mar –; quest’area verde a due passi dal luogo dove ogni anno si omaggia il cinema internazionale da oggi porterà il nome di una delle icone di quest’arte. Quell’Alida Valli che proprio nel 1997 venne insignita del Leone d’Oro alla carriera durante la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Un omaggio a un’artista che rappresenta, con la sua lunga carriera durata dal 1936 al 2002, una delle più grandi interpreti del Novecento sia a livello cinematografico che teatrale e, anche, televisivo”. Quest’anno, tra l’altro ricorre il centenario di Alida Valli, pseudonimo di Alida Maria Altenburger von Marckenstein und Frauenberg, che vide la luce a Pola il 31 maggio 1921. Nel 2020, in occasione della Mostra internazionale d’arte cinematografica, era stato presentato il docufilm a lei dedicato da Mimmo Verdesca.
Una carriera invidiabile
Alida lasciò Pola a 9 anni per seguire la famiglia, in quanto il padre (insegnante, un nobile di origine tirolesi che aveva sposato Silvia Obrekar di origini istriane) era stato trasferito in una scuola di Como, ma Pola le rimase nel cuore. Esordì giovanissima sul grande schermo, interpretando fin dall’inizio ruoli da protagonista e diventando ben presto l’attrice simbolo del cinema italiano del periodo fascista, recitando in “Piccolo mondo antico” (1941) di Mario Soldati, che riscosse un enorme successo. Nel 1943 altrettanto successo ottenne cantando la canzone “Ma l’amore no”, colonna sonora del film “Stasera niente di nuovo”, che divenne la canzone italiana di maggior successo e più trasmessa dall’EIAR nel corso dei due ultimi e più bui anni di guerra. Nel 1944 si trasferì a Hollywood dove venne diretta anche da Alfred Hitchcock e recitò accanto a Gregory Peck, Frank Sinatra e Orson Welles. Tornata in Italia, Luchino Visconti la diresse in “Senso”, il capolavoro del maestro. Si spense a Roma il 22 aprile 2006.
Ilaria Rocchi – 10/08/2021
Fonte: La Voce del Popolo