Appuntamento conclusivo per la rassegna Alti Allori con il poeta e filosofo Matteo Pelliti
È Matteo Pelliti, il poeta-filosofo collaboratore di Simone Cristicchi, a chiudere, venerdì 16 settembre 2016, ore 18.30, la rassegna Alti allori: letture poetiche in musica fra gli scavi dell’antica villa romana di San Vincenzino a Cecina mare (LI).
Sulle note del violoncello di Francesco Genovesi, ritorna in veste contemporanea quel “coro improvviso” che, nel 400 d.c., fermò Rutilio Namaziano, poeta e politico romano, in quel riparo dal viaggio da Roma alla Gallia attraverso le intemperie del mare. La villa dell’amico Albino, richiamata dagli “Alti allori”, sul lido di Cecina.
Matteo Pelliti, nasce a Sarzana nel 1972. Si laurea a Pisa, in Filosofia, con una tesi sulla “grammatica del linguaggio psicologico” in Wittgenstein, specializzandosi poi in “Comunicazione pubblica e politica”. Da qui passa a lavorare per la Provincia di Pisa, nell’ambito della quale si occupa di web e comunicazione istituzionale dal 2001 ad oggi, praticando forme di “letteratura alimentare”.
Dal 2005 collabora col cantautore Simone Cristicchi, per il quale ha scritto il racconto “Accadde una volta” e le postfazioni ai volumi Centro di igiene mentale (insieme a Massimo Bocchia, Mondadori 2007) e Dialoghi incivili (di Massimo Bocchia e Simone Cristicchi, Eléuthera, 2010). Nel 2013 ha collaborato alla scrittura del testo teatrale di “Magazzino 18″, musical-civile dedicato alla storia dell’esodo giuliano-dalmata. Nel 2014 ha partecipato come autore allo spettacolo “Marx Reloaded” per Internet Festival, con I Sacchi di Sabbia, il collettivo Diecimila.me e Moni Ovadia.
Nel 2015 ha scritto con Simone Cristicchi il monologo “A volte ritorno” (che ha debuttato a Taranto il 1 aprile 2015) e, con Manfredi Rutelli, lo spettacolo teatrale “Tacabanda” (racconto musicale per voce recitante e banda di paese)
Qui News Cecina, 16 settembre 2016