Celebrata la ricorrenza patronale di San Servolo a Buie
Usanze e tradizioni servono anche a rafforzare l’identità di un popolo. È così anche a Buie, in occasione della ricorrenza di San Servolo, patrono della città. Niente folclore e sagre paesane; a caratterizzare questa festività è soprattutto il carattere religioso dell’avvenimento.
Per l’occasione la Comunità degli Italiani locale ha coinvolto i ragazzi delle classi VI A e VI B della SEI “Edmondo de Amicis” in laboratori, in cui attraverso quiz e giochi, gli alunni, guidati dalla presidente del sodalizio Lena Korenika, hanno avuto modo di conoscere le tradizioni della cittadina e la storia del patrono. L’idea era quella di illustrare la differenza tra i rituali liturgici passati e presenti, attraverso dei testi appositamente preparati dall’esperto di storia Buiese Marino Dussich. “Abbiamo diviso i ragazzi in gruppi e, dopo aver discusso sulle usanze legate al nostro protettore, questi dovevano individuare le tradizioni ancora in vigore – spiega Lena Korenika –. Devo dire che gli alunni hanno avuto un ottimo intuito e hanno azzeccato quasi tutte le risposte. Poi ovvio, quelli di Buie, sapevano qualcosa in più, ma mi fa piacere che anche gli altri abbiano imparato qualcosa della nostra storia”.
Durante il fine settimana l’Upa locale ha organizzato il mercatino dell’usato “Bujak”, dove le persone hanno avuto modo di ridare vita a vecchi capi d’abbigliamento e oggetti, ma anche provare le tecniche dello scambio e del baratto. Accanto alle bancarelle è stato allestito un gonfiabile per la gioia bambini, che con la loro vivacità hanno aiutato a donare allegria a una giornata già di per sé festante. Tra i vari stand non poteva mancare quello della CI di Buie, con una ricca offerta di prelibatezze dolciarie preparate dalle infaticabili socie e sostenitrici.
I festeggiamenti hanno raggiunto l’apice la domenica mattina, quando la processione religiosa, aperta dalla banda d’ottoni del sodalizio locale, ha riempito le vie del centro storico. La statua del patrono è stata portata in spalla da alcuni membri del Corpo volontario dei Vigili del fuoco dalla chiesa della Madonna della Misericordia fino al duomo di San Servolo. Immancabili i bambini della Prima comunione e i vessilli con incisi sopra i simboli religiosi della città. Come da tradizione, il parroco ha benedetto i campi sottostanti e, assieme ai fedeli, ha pregato per la fertilità del suolo. La liturgia si è svolta nella chiesa principale, concelebrata dal sacerdote Alejandro Castillo Jimenez, rettore del seminario “Redemptoris Mater” di Pola e dal parroco Marcin Madej. Si è concluso con un banchetto, allestito nella piazza dedicata al patrono, che ha accolto tutti i fedeli per festeggiare assieme la ricorrenza.
Nicole Mišon
Fonte: La Voce del Popolo – 28/05/2024