Cinque milioni per gli italiani d’Istria
Un risultato che l’ente rivendica, visti i tempi di crisi e di tagli. La notizia arriva al termine dell’ultima riunione del comitato di coordinamento svoltosi all’Università, alla quale erano presenti il ministro plenipotenziario Francesco De Luigi della direzione generale per l’Unione europea del ministero degli Esteri, gli ambasciatori italiani in Slovenia Rossella Sherifis e in Croazia Emanuela D’Alessandro, insieme al console generale d’Italia a Fiume Renato Cianfarani, e il rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia Lucio Pellegrini.
Spiega il presidente dell’Università Fabrizio Somma: «Siamo riusciti a mantenere gli impegni nei confronti dell’Unione italiana, programmando le attività fino a fine 2015 in linea con quanto richiesto dal ministero degli Esteri e dalla Regione. E siamo riusciti a farlo nonostante l’inevitabile revisione della spesa imposta dalla difficile situazione economica attuale». I fondi saranno impiegati soprattutto in campo culturale: «Grazie ai finanziamenti del ministero e della Regione – dice Somma – potremo infatti destinare 5 milioni di euro a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia, finalizzando gli interventi sul mondo della scuola e sulla cultura».
In particolare, conclude, «potremo continuare ad investire sul futuro dei nostri giovani, appartenenti alla minoranza italiana, contribuendo come già facciamo al miglioramento degli istituti scolastici: 27 realtà, dalle materne alle superiori, che coinvolgono circa 600 insegnanti e ben 4mila 500 studenti». «Il programma di interventi – aggiunge il Presidente dell’Unione Italiana Furio Radin – nasce in piena sintonia con l’Università popolare di Trieste e con gli altri enti di riferimento ed è un segnale di solidarietà e di comunanza di obiettivi per la tutela della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia». Rientra nella programmazione anche la futura stipula di una convenzione per le iniziative collegate all’Expo: l’Istria vi prenderà parte in coordinamento con le ambasciate italiane in Slovenia e Croazia. La partecipazione sarà attuate attingendo ai fondi garantiti dal ministero e dalla Regione.
Alla riunione erano presenti anche il delegato di FederEsuli Renzo Codarin, il presidente della giunta esecutiva dell’Unione italiana Maurizio Tremul con la segretaria generale Crhistiana Babic, il vicepresidente dell’Università popolare di Trieste Manuele Braico con il direttore generale Upt e segretario del comitato Alessandro Rossit. (g.tom.)
«Il Piccolo», 02/04/15