Con Alida Valli e Nazario Sauro riprendono gli appuntamenti della Bancarella
Il concerto del Maestro Uto Ughi al violino, accompagnato dal pianoforte del Maestro Bruno Canino, ha trionfalmente inaugurato sabato 28 ottobre l’edizione 2017 de La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale: emozioni, musica e ricordi personali hanno introdotto il pubblico che ha riempito il Teatro Verdi di Trieste nelle manifestazioni che analizzeranno ed approfondiranno il Trattato di Pace firmato a Parigi il 10 febbraio di 70 anni fa e che pesanti ricadute ebbe per il territorio e gli italiani della Venezia Giulia, del Carnaro e della Dalmazia.
È quindi stata una vera e propria lectio magistralis del professor Ernesto Galli della Loggia l’indomani ad affrontare per prima l’argomento, cogliendo le problematiche di un’Italia uscita sconfitta dal conflitto, ma che pensava di aver vinto poiché al termine della guerra civile era stato debellato il fascismo: già nei suoi primi passi di «democrazia senza nazione», lo Stato italiano mise in disparte i connazionali del confine orientale (estromessi dalle votazioni del 2 giugno 1946) sui quali caddero poi le più gravi conseguenze del diktat (perché non ci furono margini di trattativa) degli Alleati.
Realizzata dal Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana istriana fiumana e dalmata in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la Bancarella prosegue adesso con un primo ciclo di incontri, per poi giungere al culmine delle proprie attività a gennaio e febbraio fino al Giorno del Ricordo 2018, con gli appuntamenti a cura delle varie associazioni della diaspora giuliano-dalmata e delle istituzioni di ricerca che si interessano della storia e della cultura dell’Adriatico orientale: tra gli ospiti attesi in questa sessione, è previsto anche Joe Bastianich, il quale si soffermerà sulle radici istriane della propria famiglia e della sua rinomata arte culinaria.
Sabato 11 novembre alle ore 17:30 presso la Sala Bazlen al piano terra di Palazzo Gopcevich (via Rossini, 4 – Trieste) riprenderanno intanto le manifestazioni con una conferenza dedicata al rapporto con il mondo del cinema di due icone dell’italianità istriana: l’attrice Alida Valli e l’irredentista Nazario Sauro. Alessandro Cuk, critico cinematografico e Vicepresidente vicario dell’ANVGD, condurrà l’incontro, introdotto dal Presidente del CDM Renzo Codarin, partendo dal suo nuovo libro “Alida Valli da Pola a Hollywood e oltre” (Alcione, Treviso 2016) dedicato all’artista polesana che mai rinnegò le proprie origini di italianità istriana e presentando assieme a Emanuele Merlino (Comitato 10 Febbraio) un filmato inedito del 1947, il quale mostra l’arrivo al Sacrario del Lido di Venezia della bara di Nazario Sauro, che ha lasciato Pola assieme agli esuli imbarcati sul Toscana.
Successivamente, sempre alla Sala Bazlen alle 17:30, sabato 18 novembre la professoressa Adriana Ivanov (Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio) dirigerà una conferenza dedicata alle principali novità storiografiche ed editoriali che hanno interessato la Dalmazia e l’Adriatico orientale in generale, e sabato 2 dicembre verrà presentato il libro di Lorenzo Salimbeni “Sul ciglio della foiba. Storie e vicende dell’italianità” (Pagine, Roma 2016). Lunedì 27 novembre, invece, presso la Sala Tergeste dell’Hotel Savoy Excelsior (Riva del Mandracchio, 4 – Trieste) alle ore 17:30 il Vice presidente del Senato Maurizio Gasparri svolgerà un intervento di carattere istituzionale sul tema “La Repubblica italiana e il confine orientale”.