Consegnato all’ANVGD il libro “Ronchi invisibile” con ricche testimonianze della presenza degli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia.
Nel corso di una breve cerimonia il sindaco di Ronchi dei Legionari Roberto Fontanot ha donato all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, nelle mani del suo vice presidente nazionale Rodolfo Ziberna, una copia del libro appena editato dal Comune “Ronchi invisibile. La ricerca della storia attraverso lo studio dei monumenti.”, alla presenza dell’autore Fabio Degrassi e dello storico referente degli esuli giuliano-dalmati di Ronchi Spartaco Ghersi.
“Il libro – ha spiegato il sindaco Roberto Fontanot – intende rappresentare la storia del territorio attraverso le testimonianze del passato, sulle quali troppo spesso non ci si sofferma. Ronchi allora diventa cornice anche di grandi eventi e tra questi anche l’esodo istro istriano del 1947, considerato che una parte significativa dei cittadini di Ronchi dei Legionari è di prima, seconda o terza generazione degli esuli.”
“Tra il 1945 ed il 1963 – ricorda Fabio Degrassi nel libro – ben 233 furono i nuclei familiari che vennero a vivere a Ronchi, per complessive 504 persone (di cui oltre il 90% tra il 1946 ed il 1948) su una popolazione di poco superiore agli 8.000 abitanti.”
Rodolfo Ziberna, a nome dell’ANVGD nazionale, ha voluto esprimere “apprezzamento e riconoscenza degli esuli al sindaco, il quale ha dimostrato nel corso della sua amministrazione di essere capace di porsi al di sopra degli schieramenti per essere realmente sindaco di tutti. Ronchi ospita anche un villaggio destinato agli esuli, ove nel 1967 l’ANVGD pose una targa nel ventennale dell’esodo. Il libro ripercorre le drammatiche vicende di quegli anni in cui gli esuli, costretti alla fuga dalle loro terre di origine per salvare la vita a loro ed ai loro cari, giunsero in strutture di emergenza, nel cosiddetto “castello” di Vermegliano, con un servizio igienico per decine di persone e condizioni di grande precarietà, di privazioni ed umiliazioni. Gli esuli vollero e seppero integrarsi nella comunità di Ronchi dei Legionari per concorrere a farla crescere. Diversi furono gli amministratori esuli eletti nelle istituzioni locali, a cominciare da Giovanni Peruzzi eletto consigliere comunale già nel 1948. Molte sono le pagine dedicate alla presenza degli esuli e ciò rappresenta un arricchimento importante alla storia dell’esodo.”
(comm. dott. Rodolfo Ziberna)