Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
November 21st, 2024
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contributi

Venezia Giulia

La Venezia Giulia e i Trattati di pace

Lo scopo del seguente lavoro è quello di inquadrare storicamente le vicende della popolazione istriana a partire dalla prima guerra mondiale al fine di comprendere come e perchè gli italiani in Istria siano divenuti oggi una minoranza laddove fino al

Rijeka 1

Profilo storico di Fiume

Fiume, situata sulla riva nordest del Carnaro, occupa il posto della romana Tarsatica e, proprio per la sua felice posizione di sbocco naturale al mare dell’Europa orientale, è stata sempre molto contesa. Le sue origini si perdono nella nebbia dei

Giornate Della Cultura E Della Lingua Italiana Logo2

La lingua italiana a Fiume nella sua storia

Saggio pubblicato sulla rivista “Tempi e cultura”, n. 11-12 dell’IRCI – Dicembre 2002 Fiume ha sempre parlato l’italiano, nonostante i vari e più o meno subdoli tentativi di sostituire la lingua madre italiana con altre lingue quali il croato, l’ungherese

Costituzione Italiana3

La costituzione a Roma dell’Archivio

“…il pensiero del profugo, il pensiero del prigioniero, il pensiero dell’uomo diventato merce anch’egli, tu prova a mutarlo: non puoi…” (Seferis, poeta greco)

Bobici

3) Piccolo dizionario della lingua parlata di Neresine – Cucina

Cucina, oggetti e attività casalinghe vedi pdf

Agricoltura

1) Piccolo dizionario della lingua parlata di Neresine- Agricoltura

Agricoltura, attività contadine e termini relativi vedi pdf

Zara CimiteroNO

4) L’opera del Mandarinato Dalmatico

Storia del cimitero dalla sua costruzione (1821) ai giorni nostri 12 giugno 1804 L’editto Napoleonico di Saint-Cloud ordinava che i morti venissero sepolti fuori dall’abitato. 18 gennaio 1808 In ottemperanza all’editto napoleonico venne emanata l’ordinanza del Provveditore Generale della Dalmazia

Zara CimiteroNO

3) L’opera del Mandarinato Dalmatico

Brevi cenni storici sui cimiteri esistenti a Zara prima della costruzione del cimitero comunale fuori delle mura della città nel 1821 e dell’usanza di seppellire i morti nelle chiese, nei sagrati e nei chiostri dei conventi. Cimiteri di Zara Secondo