Emesso il francobollo che ricorda Norma Cossetto
L’Italia ricorda Norma Cossetto con un francobollo emesso dalle Poste italiane. La vignetta raffigura un ritratto della studentessa di Santa Domenica di Visinada, seviziata, stuprata e infoibata dai partigiani comunisti la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 a Villa Surani. Il bozzetto è a cura di Emanuela L’Abate. Stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, appartiene alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alla memoria che vive, in questo caso a Norma Cossetto nell’80.esimo anniversario del martirio. Completano il francobollo ordinario le legende “Norma Cossetto”, “Vittima delle foibe” e “1920 1943”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. La tiratura è di 250.020 esemplari in fogli da quarantacinque esemplari. Il francobollo è stampato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Ricorderemo che il 5 ottobre lo stesso Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva deciso di rendere un omaggio alla Società di studi fiumani nel centenario della fondazione, su proposta della Consulta per l’emissione delle carte valori postali e la filatelia, di cui è membro il senatore Carlo Giovanardi, da sempre vicino alla causa giulia-dalmata.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Sportello filatelico dell’ufficio postale di Siena Centro, come reso noto dalle Poste Italiane. Inoltre, il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it. Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata e affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20 euro.
Il ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, parlando della giovane istriana, ha dichiarato recentemente che “è una martire e il simbolo della tragedia delle foibe e delle violenze perpetrate ai danni dei nostri connazionali in Istria, Fiume e Dalmazia durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Un simbolo e un ricordo che, nonostante decenni di oblio, sempre più italiani conoscono e rispettano. Ma non basta. Una martire perché questa parola viene dal greco e significa ‘testimone’. Lei ha testimoniato con la sua vita quello che è successo”.
La sua unica colpa, a detta del ministro era “essere italiana e non aver voluto rinnegare l’amore per la nostra Nazione. Per il suo ‘… luminoso esempio di coraggio e di amor patrio’ fu insignita nel 2005 dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, della Medaglia d’oro al Merito Civile e, nonostante alcune residuali sacche di giustificazionisti ideologizzati, proprio per questo continuiamo a ricordarla. E sempre più città e istituzioni lo fanno”, ha concluso Sangiuliano.
Con una rosa rossa, simbolicamente deposta davanti al Parlamento, è iniziata la quinta edizione della manifestazione “Una Rosa per Norma Cossetto”, promossa dal Comitato 10 Febbraio. Per tutto il mese di ottobre, in centinaia di città italiane e non solo, sarà ripetuto il gesto. Quest’anno, a ottant’anni dalla tragica fine della ragazza, lo slogan scelto per la manifestazione è “Un fiore che non appassisce”. La risposta a quest’appello è stata molto positiva con l’organizzazione di ben 345 eventi (l’anno scorso erano stati 240) dei quali 8 in città come Dublino, Belfast, Londra, Melbourne, New York, Buenos Aires, Rafaela, Granadilla di Abona (Tenerife). Le Regioni italiane con più eventi organizzati sono il Veneto con 64 città, il Lazio con 52 e il Piemonte con 43.
”Quella dedicata a Norma è diventata per numero di città e partecipanti la manifestazione patriottica più grande d’Italia – dichiara soddisfatto Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio – ormai il nome della giovane martire istriana è ovunque e ogni anno non si contano le inaugurazioni di piazze, targhe, vie e monumenti in suo onore. Con lei ricordiamo le donne che ancora oggi subiscono violenza in pace e in guerra”.
Ilaria Rocchi
Fonte: La Voce del Popolo – 10/10/2023