Foibe, deportati a guerra finita ed esodo giuliano-dalmata al Parlamento europeo
Portare a conoscenza degli addetti ai lavori dell’Europarlamento le tragedie delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Con questo spirito martedì 5 febbraio presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles (Area Jan 3Q) verrà inaugurata alle ore 12:30 la mostra “Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente. L’esilio dei giuliani, fiumani e dalmati alla fine del Secondo conflitto mondiale” grazie alla collaborazione con l’On. Elisabetta Gardini e a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dell’Associazione Coordinamento Adriatico e del Centro di Documentazione Multimediale per la Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata. Visitabile fino all’8 febbraio, si tratta di una versione ridotta dell’omonima mostra che ha riscosso enorme successo al Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli di agosto 2015. L’esposizione è destinata ai frequentatori abituali della prestigiosa sede, agli europarlamentari ed ai funzionari parlamentari, i quali potranno così avere un primo approccio con una pagina di storia europea che è rimasta a lungo occultata.
Prima dell’inaugurazione, alle ore 10:30 presso la sala 6Q1, avrà luogo una tavola rotonda intitolata “L’Europa e l’Alto Adriatico. Le istanze italiane a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino” alla quale interverranno Elisabetta Gardini (Capogruppo di Forza Italia al Partito Popolare Europeo), Piero Mauro Zanin (Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia), Rodolfo Ziberna (Sindaco di Gorizia e rappresentante dell’Anvgd) e Davide Rossi (Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati), i quali si interfacceranno con rappresentanti diplomatici e politici provenienti dagli Stati successori della ex Jugoslavia. «Obiettivo di questa sessione – spiega Ziberna – è chiedere pubblicamente in una cornice così importante l’apertura degli archivi statali della ex Jugoslavia al fine di trovare traccia dei luoghi in cui sono sepolti i resti dei deportati a guerra finita dalla Venezia Giulia».
L’indomani avrà invece luogo il convegno “I diritti degli esuli Istriani-giuliani e dalmati, tra normativa interna e vocazione comunitaria”, introdotto e moderato da Davide Rossi (FederEsuli) che prevede in scaletta: il dott. Kristjan Knez (Presidente della Società di Studi Storici e Geografici di Pirano e Vicepresidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano), il prof. avv. Giuseppe de Vergottini (Emerito dell’Alma Mater Università degli Studi di Bologna), la Dottoressa Donatella Oneto (Giudice presso il Tribunale di Pavia), l’avv. Davide Lo Presti (Dottore di ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa, discipline interne ed internazionali presso l’Università degli Studi di Verona) e l’avv. Mattia Magrassi (Dottore di ricerca in Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Trento).
«Oltre alla miriade di iniziative che i comitati provinciali e le delegazioni dell’Anvgd stanno sviluppando in questo periodo – commenta il Presidente nazionale dell’associazione Renzo Codarin – in collaborazione con istituti scolastici ed amministrazioni comunali per il Giorno del Ricordo, questo prestigioso evento si pone in continuità con altri precedenti significative ed onerose progettualità che sono state realizzate dalla nostra associazione. A partire dal contributo economico e culturale alla realizzazione del film “Red land – Rosso Istria”, per arrivare alla realizzazione di un’edizione speciale ad uso scolastico del fumetto “Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana”, passando per l’edizione 2017 della Bancarella Salone del libro dell’Adriatico orientale».
Ad impreziosire ulteriormente il quadro, la cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo torna al palazzo del Quirinale: «Il 9 febbraio celebreremo la ricorrenza civile – conclude Codarin – alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sarà la dimostrazione della rilevanza nella storia patria di quanto hanno sofferto triestini, goriziani, istriani, fiumani e dalmati a guerra finita ad opera delle forze partigiane jugoslave di Josip Broz “Tito”».
Lorenzo Salimbeni