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Forum Tomizza 2022

Forum Tomizza. Oasi felice di discussione e confronto

 

Gli Incontri di frontiera targati Forum Tomizza sono tornati nella formula in presenza. La sede della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago si è prestata a luogo di incontro, discussione e comprensione delle dinamiche del territorio, mettendo in collegamento prospettive differenti derivanti da esperienze personali altrettanto eterogenee.

Le parole introduttive di Neven Ušumović, direttore della Biblioteca civica di Umago, nonché referente per gli eventi di Umago e moderatore del Convegno sul tema “Caos Kairos”, hanno voluto sottolineare l’importanza, o meglio, la necessità di instaurare una riflessione sul cambiamento per uscire dal disordine e dall’incertezza che la pandemia e la nuova guerra hanno introdotto nella nostra quotidianità. Ricordando l’ultima edizione di ottobre del Forum Tomizza, conclusasi con i discorsi sulla pace e per la pace dell’attivista Goran Božičević, Ušumović ha rimarcato la considerazione che il Forum Tomizza vuole essere un’oasi felice dove discutere e confrontarsi.
Vladimir Torbica, assessore alla Cultura della Regione istriana, nel suo breve intervento ha voluto soffermarsi sulla parola “tolleranza” come concetto chiave del territorio e della popolazione locale, promosso con molta enfasi dal Forum Tomizza sin dall’inizio. Floriana Bassanese Radin, vicesindaco di Umago, nonché presidente della CI di Umago, ha augurato a tutti i partecipanti del simposio di trovare il proprio ‘kairos’ in un momento storico di grande caos e imprevedibilità.

Un Concorso all’insegna delle donne
A vincere la 17.esima edizione del Concorso letterario internazionale per prosa breve “Lapis Histriae” è stata la più giovane autrice di quest’anno, studentessa di relazioni internazionali e diplomazia, classe 1997, nata a Zagabria, Lea Čorak. Il suo racconto “Odbrojanje” (Conto alla rovescia) è stato scelto come miglior racconto tra i 201 racconti pervenuti in lingua croata, italiana, slovena, bosniaca, serba e montenegrina. Il premio di quest’anno ammonta a 8mila kune mentre l’artefatto Lapis Histriae 2022, assegnato all’autrice di Zagabria dalla scrittrice e vincitrice del Concorso nel 2016 Federica Marzi, è un’opera dello scultore Ljubo de Karina.
“Anche se mi esprimo meglio in forma scritta rispetto a quella orale, voglio ringraziare gli organizzatori e tutti i responsabili del Forum Tomizza per la calorosa accoglienza. È un grande onore poter vincere un premio così prestigioso e l’unica cosa che posso dire è un sincero grazie di cuore”, ha affermato Lea Čorak.
La giuria, composta dalle scrittrici Laura Marchig e Tea Tulić e dallo scrittore Goran Vojnović, ha inoltre assegnato un riconoscimento speciale per i testi “Prepoznavanje” di Iva Bezinović-Haydon, “Sivilom na sivom” di Maja Solar e “Potovanje k drugemu” di Manka Kremenšek Križman. I racconti di Irena Skopljak Barić e Koraljka Meštrović, rispettivamente “Drvo” e “Sloboda”, sono entrati anch’essi nella finale del concorso di quest’anno. È interessante notare il fatto che la composizione dei finalisti del Concorso “Lapis Histriae 2022” è tutta al femminile e, a detta degli organizzatori, la maggior parte dei testi pervenuti è stata scritta da autrici provenienti dalla Regione istriana.

Il Convegno
Dopo la premiazione della vincitrice del Concorso, hanno avuto inizio il Convegno e le singole relazioni nelle lingue del territorio. La prima relatrice è stata Veronika Simoniti, autrice e traduttrice slovena, che si è soffermata sul ruolo della letteratura nello scontro con il caos. Menzionando il pensiero di Dušan Pirjevec e Italo Calvino, Simoniti ha sottolineato l’importanza di raccontare l’indicibile, cercando di capire la realtà e dando speranza, alla continua ricerca del bene. Nora Verde, nota attivista e tra le fondatrici del portale Vox feminae, è intervenuta sul tema dell’amicizia in Rete. Damir Uzunović, vincitore del premio “Fric” per il romanzo “Ja sam”, ha incentrato il proprio intervento sull’importanza della terra e del tessuto sociologico da cui sono composti i paesi della regione. Federica Marzi, nominando le parole di Walter Benjamin, Virginia Wolf e dello stesso Tomizza, ha ragionato sulle molteplici varianti che si celano dietro al concetto di tempo, sottolineando come arte, cultura e letteratura possono portare all’evasione dall’attuale narrazione incentrata sulla pandemia o sulla nuova guerra. Katja Hrobat Virloget, antropologa di Capodistria, si è soffermata sul concetto di confine, con tutte le caratteristiche intrinseche, e dell’identificazione con la frontiera supportato con tanta forza e lucidità dallo stesso Tomizza.

Pomeriggio letterario
Dopo la mattinata all’insegna del Convegno sul tema “Caos Kairos”, il programma del Forum Tomizza ha avuto prosieguo nel pomeriggio con la performance dell’artista contemporanea Slavica Marin nell’omonima galleria e con le letture dei poeti Loredana Bogliun, Nora Verde, Maja Klarić e Aljoša Pužar. È seguita quindi la presentazione, presso il bar della CI di Umago, della raccolta di poesie di Loredana Bogliun, intitolata “Par creisto inseina imbroio”, alla quale hanno partecipato, oltre all’autrice, anche Laura Marchig e Floriana Bassanese Radin. L’ultimo appuntamento del pomeriggio è stata la presentazione del romanzo di Federica Marzi “La mia casa altrove”, con la partecipazione dell’autrice, di Simone Ciprian (rappresentante della casa editrice Bottega Errante di Udine) e della traduttrice Lorena Monica Kmet.

Vedran Višković
Fonte: La Voce del Popolo – 21/05/2022