Guido, il fratello di Pier Paolo Pasolini ucciso a Porzus dai partigiani comunisti
Il suo nome di battaglia era Ermes, dopo lo sbandamento dell’8 settembre 1943 era entrato a far parte della brigata partigiana Osoppo, una formazione “bianca”, in quanto di matrice patriottica, attiva nel Friuli orientale.
L’impegno di questa unità era rivolto non solo contro i fascisti della Repubblica Sociale Italiana, i nazisti ed i loro collaborazionisti, ma anche contro le ingerenze del movimento partigiano jugoslavo che dietro la bandiera rossa voleva portare avanti un progetto espansionista nei confronti della Venezia Giulia e del Friuli orientale: a tali propositi avevano aderito i partigiani della brigata comunista Natisone, creando così una spaccatura con gli “osovani”.
Questa rottura all’interno della Resistenza italiana avrebbe toccato il culmine con la strage di Porzus, in cui i gappisti di Udine liquidarono i vertici della Osoppo: tra le vittime c’era anche “Ermes”, all’anagrafe Guido Pasolini, fratello minore di Pier Paolo.