I 30 anni dell’Unione Italiana
Nel 1991 l’inizio dell’implosione della Jugoslavia portò all’indipendenza innanzitutto della Slovenia e, in maniera maggiormente cruenta, della Croazia. Tali sconvolgimenti geopolitici ebbero anche ricadute sulla comunità italiana autoctona presente in Istria, nel Carnaro ed in Dalmazia, la quale fino a quel momento era stata inquadrata dal regime comunista nell’Unione degli Italiani di Fiume e dell’Istria: il mancato riferimento alla presenza italiana in Dalmazia era stata una gentile concessione al nazionalismo croato che aveva sposato il progetto espansionista che faceva parte del programma politico del Maresciallo Josip Broz “Tito”.
Alla fine delle guerre jugoslave degli anni Novanta la presenza italiana in Adriatico orientale si sarebbe così in definitiva trovata spezzata in diverse appartenenze statuali: Slovenia, Croazia e Montenegro. La forza dei nostri connazionali è stata quella di mantenersi uniti e coesi in una nuova organizzazione, l’Unione Italiana, sorta nel 1991 con uno statuto democratico e con spirito di sincera rappresentanza di una comunità nazionale, della sua lingua, della sua cultura e della sua tradizione.
Ecco perché la ricorrenza del trentennale di fondazione dell’UI diventa un appuntamento di rilievo internazionale che ha ricevuto anche l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, come hanno spiegato in una conferenza stampa Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, e Marin Corva, presidente della Giunta Esecutiva dell’UI.
Tale cerimonia avrà luogo alle ore 18:00 di oggi, venerdì 16 luglio, al Teatro “Ivan de Zajc” di Fiume alla presenza di circa 200 ospiti, fra i quali rappresentanti di Governo provenienti da Roma, da Lubiana e da Zagabria e vi sarà anche una rappresentanza degli esuli istriani, fiumani e dalmati, tra cui il Cav. Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Sarà Franco Papetti, vicepresidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati nonché Presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, ad effettuare l’intervento ufficiale nell’ambito del fitto programma previsto per la serata, che potrà essere seguita in diretta sul canale YouTube Unione Italiana.
Ricordiamo, infine, che negli ultimi mesi si è avviata una collaborazione organica e sempre più intensa tra UI e FederEsuli: le due metà dell’italianità adriatica collaborano non solo per commemorare le proprie tragedie, ma anche per ricordare la storia di una presenza plurisecolare e per delineare una presenza dinamica e propositiva pure nel futuro.
Lorenzo Salimbeni