I dalmati verso il 70º raduno
Era il 1953, 70 anni fa: 7000 dalmati, molti di loro erano i nostri genitori, si radunarono per la prima volta dopo l’esodo a Venezia, fulcro del Dogado. Ti con nu, nu con ti, sotto le ali di quel leone che per secoli ha rappresentato il nostro baluardo, la nostra identità, la nostra cultura.
2023: eccoci, sotto le ali del leone che campeggia sulla facciata del Bo, sede della prestigiosa Università di Padova, nello Stato da Terra, a celebrare il nostro Raduno annuale, noi dello Stato da Mar. Ti con nu, nu con ti. Tutti in quella che Niccolò Tommaseo definì “L’Università dei Dalmati”, tanto che chi tra noi può vantare come lui di essersi qui laureato lo rivendica con legittimo orgoglio. Inizieremo il nostro incontro tra quelle mura, con un importante Convegno sulla presenza istriana, fiumana e dalmata al Bo. Rievocheremo le nostre glorie nazionali che qui hanno lasciato la loro orma, da Simone Stratico zaratino a Giuseppe Praga da Ugliano ad Arturo Cronia zaratino, che dichiarò: “L’Università di Padova è stata la più dalmata Università d’Italia”.
E dunque tutti col naso all’insù, a cercare tra i più di tremila stemmi araldici che adornano le volte e le pareti dell’Ateneo quelli di casate dalmatina, iadrensis, ultramarina e con le orecchie protese a sentire quanti e quali nostri conterranei si aggirarono come noi sotto quelle stesse volte, in qualità di studenti, professori, Rettori. Sarà anch’esso un Incontro con la Cultura, sarà anch’esso orgoglio dalmata. Ti con nu, nu con ti.
Adriana Ivanov Danieli
Leggi il programma completo del raduno: clicca qui