I ricordi dell’esodo
“Quando tornaremo?” è il titolo della rappresentazione teatrale dedicata al “Giorno del Ricordo” in memoria dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati e delle foibe, che andrà in scena sabato 2 marzo alle ore 18.00 nel teatro dei Salesiani di via dell’Istria n.53 di Trieste.
Lo spettacolo – si legge in un comunicato diramato dal Comitato Provinciale dell’ANVGD a firma del Presidente di ANVGD e CDM, Renzo Codarin -, messo in scena da Giorgio Fortuna, Nicoletta Destradi e Corrado Cattonar, è stato curato e promosso in collaborazione con il Gruppo Teatrale “La Barcaccia”. Un primo annuncio era stato dato dal Presidente Codarin in occasione della conferenza stampa sul 10 Febbraio a Trieste, svoltasi nella prestigiosa sede di Salotto Azzurro alla presenza del Vicesindaco Fabiana Martini e della Presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, il 5 febbraio scorso. Ora si va in scena.
“L’iniziativa si propone di promuovere la conoscenza storica del sacrificio del popolo istriano – ricorda il presidente dell’ANVGD Renzo Codarin – e la sensibilizzazione degli studenti e dei loro insegnanti sui temi dell’Esodo e più in generale sulla questione orientale, attraverso una rappresentazione teatrale degli eventi che mettono in luce il vissuto degli esuli in quel periodo”.
“Il titolo non è a caso – spiega il regista Giorgio Fortuna – ed ha l’obiettivo di sottolineare la forza al testo che, con l’uso di flashback su fatti di cronaca realmente accaduti, vuole far vivere agli spettatori grandi emozioni attraverso vari effetti teatrali, (proiezioni, luci, musiche) ma con grande equilibrio e sensibilità per la storia”.
Lo spettacolo si svolgerà in una scenografia scarna, curata da Sergio Rabar, con al centro un box a rappresentare la struttura di accoglienza nei campi profughi (Padriciano, Noghere, etc.) da dove prenderanno vita i racconti e i ricordi attraverso diciannove personaggi di varie età: persone che vivendo assieme rinvangano episodi felici e tristi del loro passato, accomunati nel dramma ai loro parenti, agli amici e ai sacerdoti che hanno dovuto andare incontro all’esodo per amore della propria Patria. Luci e suoni di Fabio Paulatto.
“Quando tornaremo?”, chiede alla nonna Santina, la piccola che rischia di morire per il freddo… sullo sfondo la musica di un carillon.
Con l’occasione sarà proposto il progetto “Vivere nella Storia”, premio artistico – culturale inerente a lavori sviluppati in merito alle tematiche della rappresentazione teatrale. Ai migliori tre elaborati sarà associato un premio.
L’Osservatore Adriatico
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