I vincitori del Premio letterario nazionale Tanzella 2024
Venerdì 3 maggio, in una sala conferenze della Banca Popolare di Piazza Nogara praticamente piena, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della 19^ edizione del Premio letterario nazionale “Generale Loris Tanzella”, bandito dal Comitato di Verona dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Molta gente, molta commozione, qualche lacrima. E molte sorprese.
Il Premio intende valorizzare ricerche e scritti che recuperino e trasmettano la memoria della storia degli esuli giuliano-dalmati e della loro cultura, divulgandone in tal modo la conoscenza ed è inserito tra le iniziative dell’associazione veronese organizzate per il “Giorno del Ricordo”.
Il premio ha avuto, come in tutte le precedenti edizioni, il patrocinio del Comune di Verona: l’assessore Buffolo ha portato i suoi saluti prima di essere richiamato ad altri impegni.
Il primo premio assoluto è stato assegnato all’opera autobiografica di Ottavio Missoni “Una vita sul filo di lana”, ed è stato ritirato dal figlio Luca, commosso, che nel ricevere il riconoscimento e commentando la motivazione, ha ricordato quanto il padre portasse per tutta la vita la sua Dalmazia nel cuore.
Tra i numerosi premiati nelle diverse sezioni (testimonianze, narrativa, ricerche storiche, poesia) da segnalare l’opera “In tempo di pace”, di Raveggi-Velli, che si basa sulle memorie autobiografiche di un esule da Pola, Claudio Bronzin, testimone oculare della strage di Vergarolla del 18 agosto 1946. Ginnico, il quasi novantenne Bronzin è salito sul palco della premiazione assieme alle autrici del libro, ha salutato ringraziando giuria e pubblico ricordando il suo costante impegno di testimonianza profuso in tutti questi anni e sfociato, con grande soddisfazione, nella stesura dell’opera premiata.
Va segnalato come, tra i premiati, diversi autori abbiano dichiarato di non avere alcun legame familiare né amicale con il mondo dell’esodo giuliano-dalmata. Grazie alle conoscenze e all’interesse suscitati dal “Giorno del Ricordo”, mossi dalla curiosità, dallo spirito di ricerca e di giustizia, hanno autonomamente intrapreso un cammino di avvicinamento che li ha portati alla stesura di opere di rilievo, tanto da essere premiate nelle diverse sezioni del Premio Tanzella.
E’ il caso di Alberto Bolzoni, che con il romanzo “Ho incontrato Norma” ha ricevuto il secondo premio nella sezione Narrativa e Poesia, e di Fabiano Ciacci, che con l’opera “Foibe. La questione del confine nord-orientale” ha ricevuto il secondo premio nella sezione Storia e saggi storici. Curiosità: l’opera contiene, tra l’altro, un completo ed originale elenco dei “libri di testo per le scuole senza foibe”.
A testimoniare che i problemi del confine orientale sono tutt’altro che risolti, la giovane ricercatrice capodistriana Valentina Petoros Jeromela, premiata nella sezione nuove ricerche storiche per la sua originalissima opera “1918-1921: fuoco sotto le elezioni”, nel suo intervento di saluto parla delle continue “slavobugie”, della fastidiosa slavizzazione del suo cognome, che in italiano sarebbe “Pettirosso”, e dichiara che per lei “… piazza Tito non è piazza Tito, ma piazza Duomo!”, venendo interrotta da un fragoroso applauso della sala.
Altra “chicca” di stretta attualità l’ha fornita Eufemia Giuliana Budicin, premiata per il suo saggio “Il luminoso medioevo degli affreschi istriani”, la quale, riferendo delle sue anche recentissime visite nelle oltre sessanta chiese affrescate presenti in Istria risalenti al periodo medioevale, invita a visitarle, a frequentarle, chiederne le chiavi (moltissime sono sempre chiuse), e segnala essere in atto da parte di Slovenia e Croazia quella che lei chiama “una poderosa opera di slovenizzazione e croatizzazione dell’intero patrimonio artistico presente sul territorio”.
Fonte: L’Adige – 06/05/2024
PREMIO ASSOLUTO
MISSONI OTTAVIO, SCANDALETTI PAOLO
“UNA VITA SUL FILO DI LANA”
Questa la motivazione del premio conferito all’autobiografia dello stilista nonché atleta olimpico e rappresentante degli esuli dalmati Ottavio Missoni, scritta assieme al giornalista Paolo Scandaletti e pubblicata da Rizzoli:
«Purtroppo la Zara della mia infanzia è stata quasi completamente distrutta: migliaia i morti sotto i bombardamenti e sedicimila gli esuli. Zara è una città che non esiste più. È veramente amaro dover ammettere di non avere un posto dove tornare. Noi siamo esuli permanenti. Per far rivivere Zara a noi rimangono solo i ricordi».
Scorrono limpidi e fluidi sul filo della memoria i ricordi del vissuto dell’esule dalmata, come amava definirsi Ottavio Missoni, nel legame indissolubile con la terra natia.
La prosa, sempre avvincente, a tratti è vivacizzata da efficaci espressioni in dialetto veneto zaratino, intrise dell’immancabile ironia con cui si esprimeva. Fu atleta di livello mondiale. Stilista di successo e di fama internazionale, grazie alla Sua arte ed alla Sua impareggiabile creatività, condivise con la moglie Rosita un percorso prestigioso, nel campo della maglia, che si rivelò del tutto innovativo proponendo collezioni e sfilate di rottura rispetto al passato. Ottavio Missoni, che si è sempre considerato “un artigiano che lavora con materia e colore”, fece rivivere la moltitudine e la varietà dei colori della terra e del mare, così intensi nel paesaggio della Sua Dalmazia, in creazioni di alta moda uniche ed originali, perché il colore, come Lui stesso affermava, “era parte integrante del Suo DNA” e rivive nel suo libro”.
SEZIONE TESTIMONIANZE
AMADEI LAMBERTO MARIA
“GIOVANI MEMORIE FIUMANE”
PRIMO PREMIO
RAVEGGI BEATRICE E VELLI DANIELA
“IN TEMPO DI PACE”
PRIMO PREMIO EX AEQUO
CASOTTO EDOARDO
“LE MIE RADICI NELLA TERRA ROSSA”
SECONDO PREMIO
D’AUGUSTA VITTORIO
“AN DAN DESS” UNO SGUARDO A FIUME
MOTIVAZIONE D’ONORE SPECIALE
VENIERO VENIER
“ISTRIA, 1932-1947. TESTIMONIANZE DI UN ESULE”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
CUK ALESSANDRO – SPADARO CRISTIANA
“L’ACCOGLIENZA DEGLI ESULI GIULIANO DALMATI A VENEZIA – MEMORIE E TESTIMONIANZE”
MENZIONE D’ONORE
STORIA – SAGGI STORICI
SOCIETA’ DALMATA DI STORIA PATRIA – VENEZIA
“BORGO ERIZZO” ARBANASI – ARBENESHI
A CURA DI GIANFRANCO KOTLAR, ELIO RICCIARDI, GABRIELLA VUXANI, PAOLO MUNER E GIORGIO VARISCO
PRIMO PREMIO
CIACCI FABIANO
“FOIBE – LA QUESTIONE DEL CONFINE NORD-ORIENTALE”
SECONDO PREMIO
PETAROS JEROMELA VALENTINA
“1918 – 1921 FUOCO SOTTO LE ELEZIONI”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
DAPAS FRANCA POTENZA
“PERCORSO DELLA MEMORIA NELLA CONTINUITA’”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
CINEMA – TEATRO
CUK ALESSANDRO “L’IMPRESA DI FIUME TRA CINEMA E TELEVISIONE”
CUK ALESSANDRO “GIANNA GISSI – UN’ISTRIANA AL CINEMA”
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
ZOCCATELLI VIRGINIO
“UN PASSO DAL NULLA”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
SVETTINI TULLIO
“ASSOCIAZIONE GRADO TEATRO”
MENZIONE D’ONORE
NARRATIVA E POESIA
BRAKUS ANDOR – SIMONE MOCENNI
“AMORE – RABBIA – MALINCONIA”
PRIMO PREMIO
BOLZONI ALBERTO
“HO INCONTRATO NORMA”
SECONDO PREMIO
TESSAROLO GIORGIO
“ISTRIA AMATA” RACCOLTA DI POESIE
SECONDO PREMIO
MELON LUCIANA
“E POI TUTTO CAMBIO’”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
VALDINI MARIA CLAUDIA
“IL LEONE DI SAN MARCO”
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
MILLICH FRANK J.
“ZARA – IL COMPLOTTO”
MENZIONE D’ONORE
DIBITONTO RUGGERO
“FOIBE” RACCOLTA DI POESIE
MENZIONE D’ONORE SPECIALE
NUOVE RICERCHE STORICHE
GRIO PAOLO E CRISTINA BERNICH
“BLASONARIO GIULIANO”
PRIMO PREMIO
BUDICIN EUFEMIA GIULIANA
“IL LUMINOSO MEDIOEVO NEGLI AFFRESCHI ISTRIANI”
SECONDO PREMIO
DONORA’ GIULIANA
“NON SOLO LE FOIBE”
MENZIONE D’ONORE