Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
December 22nd, 2024
+39 040 771569
info@arcipelagoadriatico.it

Archive: Posts

FoibaBasovizza

Il cippo dei Carabinieri alla Foiba di Basovizza

L’inaugurazione del cippo alla memoria dei Carabinieri vittime delle deportazioni e delle stragi compiute soprattutto a guerra finita dai partigiani comunisti di Tito nella Venezia Giulia impreziosisce ulteriormente il Monumento nazionale della Foiba di Basovizza.

Luogo simbolo del martirio delle genti giuliane, fiumane e dalmate, la Foiba di Basovizza rappresenta anche, con tutti i cippi e le lapidi che la contraddistinguono, il sacrario delle centinaia di soldati provenienti da tutta Italia che furono eliminati dai “titini”, spesso in spregio delle convenzioni che tutelavano i prigionieri di guerra. Come nel caso dei Carabinieri, la colpa principale di questi uomini era quella di indossare una divisa che rappresentava lo Stato italiano, al quale avevano giurato fedeltà, ma che nel progetto espansionista jugoslavo doveva essere cancellato da Trieste, da Gorizia, da Pola, da Fiume e da Zara.

Questo nuovo monumento, inaugurato alla presenza dei massimi vertici locali e nazionali dell’Arma dei Carabinieri, onora non solo i militi fisicamente infoibati nella miniera di Basovizza o in altre cavità carsiche, ma anche coloro i quali morirono di stenti a Borovnica o in altri campi di concentramento, nonché quanti volevano adoperarsi nella lotta antifascista ma salvaguardando l’italianità delle nostre terre e per questo furono eliminati dai partigiani comunisti al seguito di Tito, come accadde al Capitano Filippo Casini dei Carabinieri di Pola.

Simbolo per eccellenza dello Stato nelle sue funzioni di protezione dei cittadini, i Carabinieri hanno lottato e sofferto per vedere il Tricolore sventolare su queste martoriate province e sono accomunati al popolo giuliano-dalmata nel sacrificio consumatosi quando nel resto d’Italia si riteneva che il 25 aprile 1945 avesse posto termine alla guerra ed all’occupazione straniera.

Renzo Codarin
Presidente del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana istriana fiumana e dalmata