Il sorriso di Norma Cossetto
Oggi, domenica 17 maggio, ricorre l’anniversario della nascita di Norma Cossetto, martire delle foibe. Le immagini che abbiamo di lei sono legate alla violenza, alla sofferenza, alla morte. Io, invece, nel giorno del suo compleanno la ricordo con il sorriso di chi aspetta un giorno speciale. Niente può cancellare le barbarie degli abusi subiti, eppure di quelle poche foto che abbiamo di lei penso a tutti gli amici e alla famiglia che hanno goduto del suo sorriso. Cercare nella tragedia la felicità non è sbagliato, basta andare indietro alla primavera del ‘43 e pensarla in bicicletta tra un paese e l’altro a cercare documenti per la sua tesi di laurea. Di certo non sarà stata spensierata; avrà avuto nella testa le parole del relatore, avrà pensato a come strutturare il filo logico del discorso, a come impostare la stesura. Ecco dunque come di fronte ad un certo tipo di fine le nostre preoccupazioni sembrano così inutili. Tuttavia, tengono la nostra mente occupata, ci danno senso del tempo; il loro superamento ne dà la misura. Ecco perché nel giorno del suo centesimo compleanno la ricordo così: con un sorriso che sa di pensieri, di dubbi, di vita, così dolcemente umano e nascosto alla tragedia.
Andrea Altin,
nipote di esuli istriani