Il Terrano istriano è pronto per il salto di qualità
Il vino rosso istriano autoctono Teran ha mostrato tutto il suo splendore e carattere e si è guadagnato uno status paragonabile ai prestigiosi vini rossi del mondo. Lo hanno concluso esperti enologi e sommelier di tutto il mondo che si sono riuniti alla degustazione Great Vertical of Teran, una degustazione di edizioni d’archivio di Teran presso l’azienda vinicola Coronica, vicino a Umago.
Eminenti enologi, sommelier e giornalisti che scrivono di vino sono stati deliziati dalla freschezza del Teran invecchiato che hanno assaggiato, tra cui il Gran Teran del 1997, un ragazzo vivace di 15 anni. Questa tradizionale cultivar istriana ha quindi mostrato tutto il suo potenziale di invecchiamento che pochi vini in Croazia possono dire di avere, hanno affermato gli ospiti della degustazione.
“Il Teran è davvero unico e ha un potenziale per avere successo sul mercato internazionale a larga scala. L’Istria possiede una varietà d’uva unica che è una specialità di questa regione, e Moreno Coronica sta davvero facendo davvero grandi cose con questa″, ha affermato Paula Bosch, prima sommelier tedesca.
John Szabo, importante sommelier canadese, dichiarandosi d’accordo con la collega ha aggiunto che “questo terroir sembra fantastico. Non ho mai visto una terra così rossa che certamente favorisce l’eccezionalità di questo vino. Il Teran ha sicuramente un futuro, anche in Canada”, ha concluso.
“Negli anni ’90 non avremmo mai immaginato di arrivare a questo. Il Teran ha dimostrato la sua eccellenza e le sue eccezionali caratteristiche paragonabili a vini come il pinot nero e il nebbiolo. Dobbiamo continuare con tali degustazioni per spargere la voce sul Terrano nel mondo”, sottolinea l’enologo italiano Aldo Venco.
“Il Teran ha mantenuto le sue caratteristiche sin dalla sua nascita e ha dimostrato di essere un vino sensazionale, quasi senza tempo. Per noi era un vino inimmaginabile che può durare vent’anni o più, e questo Terano può ingannare anche il sommelier più esperto in termini di longevità. È anche bello che le recenti vendemmie mostrino tutto lo sforzo accumulato, l’esperienza e la mano esperta dell’enologo, che insieme al terroir ideale è fondamentale per lo sviluppo della varietà”, ha affermato la sommelier Daniela Kramarić, proprietaria del noto locale di Volosca, “Plavi podrum”.
Tutti sono stati concordi nell’affermare che il successo del Teran richieda produzione di maggiori quantità, l’istituzione di nuove piantagioni e il lavoro persistente dei vignaioli. Ne è consapevole anche la famiglia Coronica che, oltre a lavorare sul Teran, non trascura altre varietà, per questo è stata presentata a questo evento la nuova Malvasia Ottaviano, dedicata al padre di Moreno Coronica. Gli ospiti hanno potuto degustare tutti i vini Coronica abbinati alle specialità preparate dagli chef dei migliori ristoranti dell’Istria nordoccidentale.
Fonte: La Voce del Popolo – 13/05/2022