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Intervento di Laura Boldrini, Giorno del Ricordo 2015

Boldrini

Intervento presso la Camera dei Deputati

Autore: Laura Boldrini

Care colleghe, cari colleghi, come sapete, oggi si celebra il "Giorno del ricordo delle foibe e dell'esodo Giuliano Dalmata". La celebrazione ufficiale, come noto da tempo, quest'anno si terrà proprio qui alla Camera, oggi pomeriggio presso la Sala della Regina alla presenza del Presidente della Repubblica. Questa mattina è stato chiesto alla Presidenza di avere anche in Aula un momento di riflessione e confronto. Richiesta che ho inteso subito accogliere. Il Parlamento, con l'approvazione a larghissima maggioranza della legge n. 92 del 2004, ha realizzato uno dei suoi atti più elevati e significativi, colmando, finalmente, un debito di riconoscenza verso la memoria delle migliaia di italiani che rimasero vittime di una violenza cieca e brutale messa in atto da parte jugoslava. Come disse nel 2007 l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dobbiamo infatti assumerci la responsabilità di "aver negato, o teso ad ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali". L'istituzione del giorno del ricordo è stato quindi un fondamentale passaggio di un percorso di verità, che ha consentito di ricollocare nella memoria nazionale i drammi di tanti italiani, ma anche di dare riconoscimento alla loro capacità di guardare avanti e partecipare alla costruzione dell'Italia democratica. La valorizzazione della memoria non è solo un atto dovuto verso le vittime e verso noi stessi. Essa ha infatti un significato educativo generale, perché consente, specialmente alle generazioni più giovani di comprendere criticamente i fenomeni complessi del mondo contemporaneo, nel quale il rispetto dei diritti umani, inteso nella sua accezione più ampia, non è un dato acquisito ma una grande battaglia politica e culturale ancora aperta. Il 10 Febbraio è dunque una giornata di ricordo. Ma è soprattutto un monito, per il presente e per il futuro. Un monito contro l'intolleranza, contro tutte le guerre, contro le dittature e contro ogni tentativo di nascondere la verità.