Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
July 27th, 2024
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Pola/Pula

Pola

Con 62.000 abitanti, Pola è il centro maggiore della penisola istriana, importante porto, sede di industrie, del cantiere e di un aeroporto internazionale ma ricca soprattutto di storia. La città, era al centro di una vasta zona, l’Agro Polese, dove si parlava un unico idioma, dove erano ben avviate fabbriche e costruzioni di uomini vicini all’Impero di Roma. Ma la leggenda vuole che a fondare la città fossero stati gli Argonauti, giunti qui dalla Colchide come fuggiaschi. Per certo si sa che il territorio fu abitato sin dal paleolitico. Il centro urbano, sorge sul luogo di un antico castelliere illirico dell’età del ferro. Oggi purtroppo ha perso parte del fascino che le conferivano i bei palazzi del centro e i monumenti d’epoca romana solo in parte restaurati e valorizzati. Anche Venezia dominò qui dal 1334 al 1797, quattro secoli e mezzo, quanto basta per lasciarvi un segno tangibile. Pola deve la sua fama alla sua posizione strategica. Porto sicuro in fondo a un’insenatura di incredibile bellezza, venne trasformata in periodo austroungarico nel principale porto di guerra della Monarchia. Sorsero cantieri, fabbriche, teatri, nuovi quartieri per quella che viene ricordata come l’era d’oro della città.
Per molti turisti Pola è soprattutto la porta d’ingresso verso le belle spiagge del circondario, tra le più interessanti di tutta l’Istria. La costa istriana a sud di Pola, infatti, è un susseguirsi di splendide insenature, penisole, baie con un mare limpido che lambisce la roccia ora alta ora degradante con piattaforme litiche che si gettano nell’Adriatico. Fanno da corona isole e isolette raggiungibili con la barca in pochi minuti. Di fronte a Pola ci sono sette isole. La più grande è Veruda, alberata e con belle spiagge rocciose. La fitta vegetazione è una delle caratteristiche di questa parte dell’Istria. Lungo la costa si trovano lecci e pini, mentre verso l’interno vi sono essenze come la quercia e il carpino bianco. Nei boschi vivono caprioli, cinghiali, volpi, scoiattoli.

Tra resti romane e fortezze venete

Adagiata su sette colli, “come Roma”, Pola fa sfoggio di alcuni pregevoli monumenti romani. Proprio di fronte al porto, ben visibile, è l’Arena, magnificamente conservata, esibisce splendidi massi di bianco calcare, dalle sue arcate si può ammirare il mare. Si tratta di un’ellisse di 132 metri per 105, alta fino a 32 metri, voluta da Augusto e ampliata da Vespasiano. Oggi l’anfiteatro, visitabile tutti i giorni, è sede di concerti e spettacoli teatrali ma è soprattutto il monumento più eloquente sull’importanza e la grandiosità di Pola in epoca romana. Ne sono testimonianza anche altri siti che si possono ammirare proseguendo a piedi verso il centro: si incontra, per prima, porta Gemina, a due fornici, che si attraversa per raggiungere il ricco Museo Archeologico con reperti dell’epoca dei castellieri e di quella romana, che prosegue poi con un tratto di mura romane e medievali. Nella zona ci sono i resti di un mausoleo, della porta d’Ercole che oggi immette nella sede della Comunità degli Italiani, e di un teatro romano. Ci si dirige quindi verso i Giardini, la zona più animata di Pola per arrivare all’arco dei Sergi, risalente al I secolo a.C., un esempio di arco trionfale splendidamente conservato. Un solo grande fornice fiancheggiato da eleganti colonne corinzie scanalate. Venne eretto dalla famiglia Sergi lungo il tracciato che dal Foro dirigeva fuori dalle mura della città, verso oriente. L’arco e la piazza che lo ospita sono stati recentemente restaurati. Da qui ci si inoltra, tra vecchie case, lungo la via pedonale del centro, via Sergia: era la strada commerciale della città mentre oggi ha un aspetto un po’ dimesso, il suo ruolo infatti è stato affidato ai moderni centri commerciali sorti in varie parti della città. La via Sergia termina laddove si spalanca l’antico Foro, la piazza principale con il tempio di Augusto, eretto nei primi anni dopo Cristo, che i veneziani avevano trasformato in granaio incastonandovi un leone marciano.
Durante i bombardamenti angloamericani della Seconda Guerra mondiale parte del tempio fu distrutta. Venne ricostruita nel 1946 da tecnici italiani secondo il progetto del prof. Mirabella Roberti allora sovrintendente a Pola.
Il Municipio che gli sta accanto risale al XII secolo ma venne costruito all’interno di una antico tempio, probabilmente gemello di quello di Augusto, dedicato con tutta probabilità alla dea Diana. Lasciata la piazza le vie, ancora una volta si restringono per aprirsi ogni tanto su palazzi e chiese come la basilica di Santa Maria.
Sulla collina, alla quale si sale da Piazza Foro, è sorto nel XIII secolo un castello, sul sito di una castelliere illirico, divenuto poi Campidoglio romano. La struttura attuale risale al 1630-1631, quando Venezia lo fece costruire su progetto dell’ingegnere militare francese Deville.
Da qui lo sguardo abbraccia il panorama della città, verso l’Arena, verso il mare e verso il verde che circonda Pola.
La Chiesa ed il convento di S. Francesco sono situati ai piedi del Castello. La chiesa eretta nel 1314, è a navata unica con tre absidi ed il portale tardogotico con fastosi ornamenti.
Nell’abside centrale è esposto un polittico di legno della metà del sec. XV e lungo la parte settentrionale la Madonna gotica in legno col bambino. Annesso è il chiostro, costruito nel sec. XIV e restaurato in quello successivo, in cui sono raccolte lapidi antiche.

E la notte tra baie e insenature

Non è difficile trovare un alloggio a Pola e dintorni: la scelta è vasta in tutti i settori dalle camere private, agli alberghi, dagli appartamenti ai campeggi. In pieno centro, è ancora attivo l’albergo Riviera, restaurato recentemente. E’ il primo hotel costruito a Pola, in periodo asburgico, nel lontano 1908 sul fronte mare, a due passi dal porto e dall’Arena. Chi è alla ricerca di un mare da “emozione”, meglio scendere verso sud, verso Punta Verudella, Valsabbion, Medolino, Promontore.

Le spiaggie più belle

Lasciata Pola, una bella strada che fiancheggia baie alberate si spinge tra il verde verso la penisola di Promontore (Premantura).
La punta estrema è lo scoglio di Porer, con un faro – costruito nel 1833, in epoca teresiana – che segnala la secca ma anche il passaggio al mare aperto e al Quarnero.
La strada vera e propria, quella asfaltata, termina poco oltre l’abitato di Promontore. Da qui poi si dirama un reticolo di carrarecce che conducono verso un’infinità di piccole e ombreggiate spiagge, molte delle quali poco frequentate, anche in alta stagione.

Numeri utili:

Comunità turistica di Pola:
tel. 00386 52 24062 – fax: 00386 52 211855
Comunità turistica di Medolino:
tel./fax 00386 52 577145
Comunità turistica di Dignano:
tel/fax. 00386 52 511700
Parco Nazionale “Brijuni” dell’arcipelago di Brioni:
tel. 00386 52 52588 – fax 00386 52 521367

Marina:
Pola:
tel. 00386 52 219142 – 21185
Veruda:
tel. 00386 52 211033 – 211194
Pomer:
tel. 00386 52 573162