Abbazia è oggi la destinazione più importante. La svolta vera e propria al suo sviluppo turistico venne dalla viennese Società delle Ferrovie meridionali che nel 1882 dette inizio alla costruzione di alberghi, pensioni, palazzi. Nel 1884 venne aperto il primo grande albergo, “Quarnero”, l’odierno “Kvarner”, nel 1907, per numero di ospiti, la località superava centri come Marienbad, Baden Baden e Bad Ischl. Nel 1891, a Vienna, Julius Glax aveva stampato la prima vera guida turistica che, negli anni successivi, venne riedita in varie lingue. Si allunga su tre vie parallele: la prima lambisce la costa, una passeggiata proprio in riva al mare che tocca le principali spiagge; la seconda attraversa tutto il centro, ed ha come punti di riferimento il Municipio, il mercato coperto, la zona delle ville urbane in stile liberty e quella dei grandi alberghi con vista sul golfo. La terza via s’inerpica sulla montagna che sale ripida alle sue spalle. È la zona nuova che comprende anche i moderni servizi: supermercati, centri commerciali, officine. È frequentata in tutte le stagioni dell’anno, qui il clima è dolce, invita alla vacanza. Raggiungiamo il porto di Abbazia. È ad uso dei locali o per i turisti di passaggio. Discosto dal centro abitato, assorto e distante. Abbazia infatti, non è mai stata villaggio di pescatori ma è cresciuta intorno a villa Angiolina che conserva ancor oggi il nome originario.
Lo stile austero dei palazzi asburgici assunsero le linee frivole dei luoghi di villeggiatura dei laghi austriaci, con elementi decorativi a volte invadenti, fino a lasciar spazio ad un liberty che suscita ancor oggi autentica ammirazione. Camminare con il naso all’insù qui è doveroso alla scoperta di tutti i vezzi ed i capricci che gli architetti furono in grado di assecondare. In periodo jugoslavo Abbazia ha vissuto una certa decadenza dalla quale esce ora con restauri notevoli, con alberghi che ritrovano i fasti e la ricchezza di una volta. Anche i turisti sono ritornati, numerosi, per la vicinanza con il confine italiano, per la buona cucina, a volte ignari del reale beneficio di un soggiorno in un ambiente in cui aria di mare ed aria di MONTAGNA si incontrano piene di umori e di sostanze balsamiche, che consolano lo spirito ed il corpo.
Molti non sanno che qui sono stati creati centri per la cura delle malattie delle vie respiratorie e soprattutto di quelle cardiocircolatorie. Qualche anno fa un gruppo di medici aveva lanciato uno slogan: “ad Abbazia il cuore indossa un paio di scarpe da ginnastica”.
Una rosa di alberghi famosi
Al centro della cittadina, proteso sul mare vi è il magnifico parco di essenze subtropicali che avvolgono l’antica villa Angiolina, ricco di cedri del Libano, magnolie, camelie. Gli fanno da corona, gli alberghi. L’Ambassador, quattro stelle, realizzato qualche decennio fa, è un parallelepipedo di cemento. Ha però il vantaggio di avere un buon servizio. Un discorso a parte merita il Mozart. È un hotel di alta categoria, di proprietà privata che quindi rappresenta la novità ed il futuro di queste strutture, ha aperto, infatti, i battenti dopo un’opera di totale rinnovamento. Ha un caffè viennese che è tra i migliori di Abbazia. Anche l’hotel Ika e il residence Galeb sono un esempio del nuovo corso di privatizzazione che sta investendo Abbazia.
Tra i grandi alberghi del passato il Kvarner e il Palace, in centro, che mantengono un buon rapporto tra qualità e prezzo. Il Belvedere ha invece il vantaggio di essere circondato da uno splendido parco. Nella vicina villa Rosalia, c’è il casinò con ristorante. Non è male neppure il Kristal. L’Imperial, che ospitò tante teste coronate, nel 1995 ha compiuto 110 anni. Il salone da pranzo è una meraviglia, di certo il più spettacolare di Abbazia.
MenU’ di pesce servito in terrazza
Neppure le buone forchette rimangono deluse ad Abbazia. In città e lungo il litorale ci sono alcuni tra i migliori ristoranti del Quarnaro.
Concerti e balli in maschera
L’estate ad Abbazia, è scandita da un nutrito programma di concerti, spettacoli teatrali e operistici, folclore e musica leggera, tutto nel teatro all’aperto “Lido” nel parco di Villa Angiolina. L’avvenimento più importante, durante l’anno, è il carnevale che impazza in tutta la Contea. Di grande attrazione sono gli scampanatori detti “zvoncari” con le loro spaventose maschere di pelo e corna e una terribile lingua rossa, con campanacci di antica tradizione che esorcizzano i demoni maligni.
Si narra che così agghindati e con il frastuono dei campanacci, gli uomini del territorio fossero riusciti a scacciare il Turco da queste contrade. Le manifestazioni carnevalesche si svolgono ogni anno da gennaio a marzo e tra esse spiccano i balli in maschera e le sfilate. Si tengono nei fine settimana accompagnate anche da incontri sportivi, sfilate di old timer, viaggi in carrozza riservati, naturalmente, alle maschere.
Regate internazionali e tornei di tennis
Lunga tradizione anche nello sport. Abbazia è uno dei maggiori centri di turismo nautico e sport velico sull’Adriatico. Durante l’anno vengono organizzate varie regate internazionali di vela: la Coppa Internazionale del Carnevale a febbraio, le regate Giovani in aprile, la Galiola a ottobre, la Coppa Opatija in novembre.
Ogni anno si indicono vari tornei di tennis: il Masters della Riviera istriana in aprile e il Torneo per veterani in agosto.
Tra storia e leggenda
Narra la storia, ma forse ormai è più giusto definirla leggenda, che nel 1891 il giovane conte Arturo e la fidanzata, si avventurarono in mare e non fecero più ritorno.
Il Quarnero, infatti, quando soffia vento di Bora, il vento freddo di nord-est, è molto pericoloso tanto da mettere, a volte, in difficoltà anche navi di una certa stazza. Così, sorpresi dal vento freddo che arriva con raffiche violente creando vortici in mezzo al mare, non riuscirono a riprendere la via di casa.
La madre del conte fece erigere su uno scoglio lungo la passeggiata nel parco di Abbazia, una Madonna col volto rigato di lacrime. Nel 1956 fu sostituita con la statua di una donna con le braccia protese verso il golfo, detta “saluto al mare”. Non lontano, il Parco di villa Angiolina, cuore di Abbazia, annuncia le stagioni e le ricorrenze conun continuo ricambio di piante e fiori nel giardino di fronte alla villa. Un impegno ma anche un richiamo per turisti e amanti della floricoltura.