Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
November 21st, 2024
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La Bancarella si è conclusa parlando di Esodo, Foibe ed Alida Valli

Giornata dedicata alla memorialistica, quella di ieri alla Bancarella, nell’ultimo giorno della manifestazione organizzata dal Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata (CDM) con la collaborazione del Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. La rassegna ha richiamato, nel corso della quattro giorni, centinaia di persone nella tensostruttura di piazza Sant’Antonio, sempre nei limiti del numero consentito dalle restrizioni legate al Covid.

“Dalle memorie alla storia”, questo il tema di ieri, nel corso del quale è stato ripercorso il viaggio degli esuli una volta esodati nei vari campi profughi in giro per l’Italia. Storie di fatica e di successi, come quello di Aldo Pugliese, profugo da Pola, oggi presidente dell’Anvgd di Taranto e diventato negli anni successivi all’esodo leader sindacale della Uil in Puglia. Presente con lui lo storico leader nazionale del sindacato, Giorgio Benvenuto, i professori Ciro De Angelis, Vito Fumarola e Pietro Neglie. Sguardo rivolto al passato, ma anche al futuro. «Ci sono dei parallelismi importanti – ha sottolineato Benvenuto che, nonostante l’età, ha ancora la grinta di un tempo – fra quegli anni, successivi alla Seconda guerra mondiale, e oggi. Anche questa pandemia ha lasciato strascichi importanti da un punto di vista sia sociale che economico, e noi dovremo essere bravi a gestire i soldi del Pnrr che arriveranno dall’Europa. Per una volta che siamo costretti a spendere, e non a risparmiare come accaduto a seguito della crisi economica del 2008, dobbiamo pensare a farlo bene. Ne va del futuro delle prossime generazioni, allo stesso modo in cui alla fine degli anni ’40 era fondamentale rimettere in moto una Nazione uscita distrutta dalla guerra».

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Nel pomeriggio, alle 15.30, spazio ad altre storie di esuli, con la narrazione di come si viveva in alcuni campi profughi in giro per l’Italia. Il silos di Trieste, Laterina ad Arezzo e Fossoli in provincia di Modena: storie tutte diverse e tutte uguali allo stesso tempo, fatte di gente sradicata dalla propria terra e riversatasi in luoghi estremamente diversi dalle proprie terre natie. Storie di sofferenze, riscatto e anche di oblio, riportate negli ultimi anni al grande pubblico grazie, anche, alla Giornata del Ricordo.

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Subito dopo si è affrontato il tema delle foibe, con le ultime scoperte fatte nell’entroterra sloveno, grazie anche alla fattiva collaborazione del governo di Lubiana. Sono stati proposti i servizi realizzati per il Tg2 dal giornalista goriziano Andrea Romoli, sceso recentemente in alcune di queste cavità carsiche. Matteo Carnieletto e Fausto Biloslavo, invece, hanno parlato del lager di Tito, Goli Otok, visitato nei mesi scorsi, con alcuni parallelismi legati all’attualità dell’Afghanistan. Presente al dibattito anche il presidente della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini.

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Sull’onda lunga del Centenario della spedizione di Gabriele d’Annunzio a Fiume e della Carta del Carnaro, è stato quindi presentato il volume “Quis contra nos” di Federico Lorenzo Ramaioli, dedicato proprio all’esperienza della Reggenza Italiana del Caranaro, uno dei cui motti era proprio questa citazione evangelica. Assieme all’autore sono intervenuti Alessandro Agrì (UniMoRe), Marino Micich (Museo Archivio Storico di Fiume) e Giuseppe Parlato (Presidente del comitato scientifico del CDM).

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Anche la serata finale è stata dedicata al cinema con la presentazione, fatta da Alessandro Cuk, del cofanetto su Alida Valli, costituito da un libro con la biografia dell’attrice nata a Pola e il dvd con il documentario “Alida” di Mimmo Verdesca. Nel filmato viene narrata la vita dell’attrice polesana attraverso le parole inedite delle sue lettere e dei suoi diari, arricchita da fotografie, riprese private e altro materiale d’archivio.

ALida locandina

«Il bilancio di questi quattro giorni di Bancarella – commenta soddisfatto Renzo Codarin, Presidente del CDM – è più che positivo, ma soprattutto nei vari incontri tra personaggi di spicco della cultura giuliana, storici ed esperti sono nate nuove idee e nuovi progetti»

Il documentario multimediale “Noi esuli”, realizzato in collaborazione con il quotidiano triestino Il Piccolo partendo dalle pagine del suo archivio dedicate alla questione degli esuli nell’immediato dopoguerra, ha riscosso grande successo: «Questo “longform” – prosegue entusiasta Codarin – ha attirato l’attenzione anche di altri media nazionali: la storia del confine orientale italiano più viene conosciuta e diffusa, più diventa un veicolo di crescita culturale che a sua volta amplierà le nostre conoscenze in materia»

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La Bancarella sta quindi diventando un format che potrà essere esportato: «La vetrina di Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 sarà importantissima per noi – spiega il Presidente del CDM, istituto che raccoglie al suo interno molte associazioni del mondo della diaspora adriatica – ma guardiamo con interesse anche alle capitali della cultura italiane dei prossimi anni. Foibe ed Esodo sono pagine di storia nazionale, la comunità degli esuli e dei loro discendenti (sempre più attenti e consapevoli della propria storia) è sparpagliata in tutta Italia e stiamo studiando la formula per creare giornate di approfondimento da inserire nel calendario degli eventi di questa manifestazione. Lidia Bastianich, inoltre, si è detta disponibile a continuare la sua collaborazione con noi, per cui stiamo pensando ad un evento da realizzare insieme a lei a New York, al fine di far conoscere oltre oceano la storia della componente giuliano-dalmata all’interno della più ampia comunità italoamericana»