La comunicazione di Antonio Ballarin a «Il Piccolo»
Si pubblica il testo integrale della lettera inviata dal Presidente della FederEsuli, Antonio Ballarin, alla Redazione de «Il Piccolo» e alle associazioni giuliane, fiumane e dalmate.
Roma 1 gennaio 2014
Gentilissimo Direttore de Il Piccolo, Cari Amici,
Anche in relazione alle pressanti informazioni mediatiche che – tutte in un’unica direzione, spesso fuorvianti e raramente surrogate da elementi veritieri ed ufficiali – stanno circolando irrazionalmente in questo periodo, preme specificare quanto segue.
La Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati è destinataria della legge 72/2001 e sue successive modifiche. Il primo comma dell’articolo 1 stabilisce che:
“Ai fini di cui all’articolo 9 della Costituzione, la Repubblica tutela le tradizioni storiche, culturali e linguistiche italiane delle comunità istriane, fiumane e dalmate residenti in Italia, con riferimento agli usi, ai costumi ed alle espressioni artistiche, letterarie e musicali che ne costituiscono il patrimonio culturale popolare ed il legame storico con le terre di origine.”
Tale normativa esige la stipula di una Convenzione tra il Ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali e la FederEsuli, cui deve seguire la realizzazione delle Linee Guida operative.
L’attuazione pratica di detta legge vede un percorso tortuoso e macchinoso riassunto nello schema di seguito riportato:
1. Predisposizione dei progetti (da parte di circa 20 sigle associative);
2. Presentazione dei progetti ai Consigli Esecutivi delle singole Associazioni;
3. Presentazione dei progetti al tavolo della FederEsuli;
4. Presentazione dei progetti alla Commissione tecnico-scientifica composta da due membri nominati dalla FederEsuli, uno dal MAE, uno dal MIBAC e due dalla Presidenza del Consiglio;
5. Esame valutativo dei progetti e produzione di un parere, per ogni progetto presentato, da parte della Commissione tecnico-scientifica;
6. Approvazione dei progetti da parte dei Ministri;
7. Predisposizione del decreto di finanziamento da parte dei due Ministeri di cui sopra;
8. Approvazione del decreto di finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio;
9. Stanziamento dei fondi (da parte del Ministero degli Esteri);
10. Erogazione degli anticipi, con il resto della cifra da anticiparsi da parte delle associazioni;
11. Esecuzione dei progetti;
12. Predisposizione delle rendicontazioni;
13. Invio delle rendicontazioni al funzionario delegato;
14. Valutazione della documentazione;
15. Erogazione dei fondi restanti da parte del Ministero degli Esteri sui progetti positivamente valutati dal Funzionario Delegato;
16. Valutazione della documentazione (a cura del Ministero degli Esteri);
17. Trasmissione della documentazione alla Ragioneria Generale dello Stato;
18. Trasmissione della documentazione alla Corte dei Conti.
Questo processo porta, oggi, dicembre 2014, ad attendere ancora gli ‘anticipi’ dei fondi previsti e stanziati per l’anno 2012, nonché dei saldi del 2011. Insomma, siamo al 35esimo mese di ritardo. Più gravi ancora sono i ritardi per i soldi dei progetti relativi ai piani 2010-2011.
Anche la direttrice dei Musei Civici di Trieste dottoressa Masau Dan – in un articolo apparso su Il Piccolo lo scorso 21 novembre – ha evidenziato come sia sostanzialmente impossibile operare con contributi che giungono con oltre tre anni di ritardo.
Appare quindi chiaro come l’impianto delle informazioni che stanno circolando in questi giorni sia falso e poco centrato su questioni reali. A riprova, basti notare come molti sono i progetti non realizzati, per i quali il Ministero competente ha preteso la restituzione di quanto erogato come anticipo.
Nell’articolazione del processo di finanziamento la FederEsuli non incassa nulla, ma ogni somma è gestita direttamente dagli uffici competenti ministeriali. La FederEsuli, in base alla Convenzione in atto col Ministero degli Esteri e quello dei Beni Culturali ha unicamente il compito di monitorare e proporre i progetti più interessanti dal punto di vista scientifico-culturale. L’unico importo che la FederEsuli riceve è stato concesso per le spese di valutazione e trasmissione di tale programma di interventi ed arriva ad un massimo di 60mila euro, non annui, ma per il periodo di ripartizione. Il resto dei fondi viene decretato dai Ministri interessati che prendono atto del parere della Commissione tecnico-scientifica.
I membri delle Associazioni che compongono la FederEsuli, prestano la loro opera per l’attuazione della legge 72/2001, in maniera volontaria, non retribuita, anticipando le spese per l’esecuzione dei progetti.
I ritardi da parte della Pubblica Amministrazione per quanto concerne il saldo dei pagamenti mette a costante rischio le finanze già magre delle Associazioni e, soprattutto, la possibilità di dare seguito concreto a quanto indicato dalle legge 72/2001 e dalla 92/2004 per la conservazione e la trasmissione della Memoria “della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
A corollario di questo, gli stessi Ministeri – in netta disapplicazione con la Convenzione firmata lo scorso anno – non hanno ancora provveduto a predisporre le cosiddette Linee Guida di attuazione, bloccando sine die ogni prospettiva culturale e scientifica, per il triennio 2013-2015.
Di tutta questa complessità si sono accorti gli stessi Dirigenti amministrativi, tanto che è in corso una modifica legislativa dell’iter appena descritto, così da poter finalmente sbloccare la situazione.
Tutto questo per chiarezza e per verità dei fatti.
La voce di chi grida senza sapere fa solo vibrare i vetri, ma non tocca le fondamenta.
dr. Antonio Ballarin
Presidente Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati
Seguono l’adesione alla presente delle seguenti sigle:
ASSOCIAZIONE DELLE COMUNITÀ ISTRIANE
ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA FIUMANA ISTRIANA E DALMATA NEL LAZIO
COORDINAMENTO ADRIATICO
CENTRO DI .DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIALE
LIBERO COMUNE DI FIUME IN ESILIO
LIBERO COMUNE DI POLA IN ESILIO
ASSOCIAZIONE DALMATI ITALIANI NEL MONDO – LIBERO COMUNE DI ZARA IN ESILIO
SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA – ROMA
SOCIETÀ DI STUDI FIUMANI – ROMA
SOCIETÀ DALMATA STORIA PATRIA – PADOVA
CIRCOLO DI CULTURA “ISTRIA”
ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA