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«La Croazia continui a sostenere la CNI»

ZAGABRIA – In Croazia sì, ci sono già stato. Da turista, molti anni fa ho visitato la costa… fino a Zara; professionalmente ho partecipato ad alcuni convegni sul tema della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Zagabria è una città bellissima, come del resto lo è anche Fiume. Ci tornerò volentieri. Potrà essere l’occasione per incontrare anche i rappresentanti della minoranza autoctona italiana. Il presidente del Senato, Pietro Grasso è a Zagabria dove domenica, in rappresentanza dell’Italia, ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione del presidente eletto, Kolinda Grabar-Kitarović e al ricevimento a Palazzo Dverce, dove ha avuto un colloquio con il nuovo capo dello Stato. Ieri ad attenderlo per un colloquio al Sabor c’era il presidente Josip Leko, affiancato dal deputato della Comunità Nazionale Italiana, nonché presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin.

Un ritmo serrato Il ritmo di questa due giorni è serrato, ma il presidente Grasso trova anche il tempo per incontrarci e per raccontarci le impressioni. Lo fa con un sorriso, elogiando la bellezza dei luoghi, la cordialità delle persone e la splendida accoglienza riservatagli dall’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Emanuela D’Alessandro.

Importanti le testimonianze dirette Anche in questo colloquio emergono l’importanza della memoria e il significato del dialogo….”Ho sempre dato grande importanza alle testimonianze dirette”, ci dice… Poi, cambiando argomento, ragionando sul suo ruolo istituzionale e sull’imparzialità che lo scranno più alto del Senato impone riafferma: “Ho sempre cercato di esserlo. Spero questo sia riconosciuto”. Un colloquio informale, ma cordialissimo e denso di contenuti il nostro. Breve, purtroppo, perché gli impegni lo riportano a Piazza San Marco dove ad attenderlo ci sono Leko e Radin. L’incontro al Sabor dura – tra parte formale e informale – circa due ore e vi prendono parte anche l’Ambasciatore D’Alessandro, i collaboratori del presidente Grasso, il consigliere per gli Affari Internazionali, Rosario Aitala, e il portavoce Alessio Pasquini, nonché Luca Laudiero e Marco Salaris dell’Ambasciata. Al termine sentiamo Radin. “Il colloquio è stato molto cordiale. Abbiamo affrontato vari temi legati alla situazione politica, ma anche alla dimensione sociale.

La CNI al centro dell’attenzione Si è parlato anche della Comunità Nazionale Italiana, e qui entrambi i presidenti, Grasso e Leko, hanno usato toni molto positivi. Grasso – ci dice Radin – ha ribadito il sostegno alla nostra Comunità da parte dell’Italia e ha auspicato che il bilinguismo, le scuole, i media, citando La Voce del Popolo, continuino ad avere anche il sostegno della Croazia. Ha ricordato poi che in Italia si sta prospettando il rinnovo del sostegno sia per la minoranza italiana (l’anno prossimo scade la legge triennale che assicura i finanziamenti per la CNI in Slovenia e Croazia, nda) sia per quella croata in Italia”, dichiara Radin, che esprime grande soddisfazione per l’atmosfera in cui è trascorso l’incontro al Sabor.

Incontri nel segno della cordialità “Cordiale come lo è stato anche l’incontro informale che abbiamo avuto domenica sera. Anche lì abbiamo parlato a lungo, approfondendo pure progetti innovativi”, conclude il presidente dell’UI.

Christiana Babic, «La Voce del popolo», 17/02/15