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Lega Nazionale Trieste Italia 1954

La Lega Nazionale celebra i 70 anni del ritorno dell’Italia a Trieste

La Lega Nazionale di Trieste è un sodalizio patriottico fondato nel 1891 dopo che le autorità austro-ungariche avevano sciolto per irredentismo l’associazione Pro Patria. Nei 24 anni successivi si adoperò per conservare la lingua e la cultura italiana nelle terre irredente, tanto nell’Adriatico orientale quanto nel Trentino, finchè fu sciolta dagli austriaci nel momento in cui il Regno d’Italia dichiarò guerra alla duplice monarchia il 24 maggio 1915.

Si ricostituì con l’annessione all’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale, ma ebbe vita breve: venne sciolta dalle autorità fasciste in quanto concorreva con le istituzioni del regime nelle attività di formazione della gioventù.

Nell’immediato dopoguerra risorse e diventò uno dei punti di riferimento nella lotta per l’italianità di Trieste e dell’Istria. Nelle tumultuose giornate di novembre 1953 in cui le manifestazioni patriottiche triestine vennero represse con morti e feriti dalle forze dell’ordine dell’amministrazione militare anglo-americana, i sei caduti, poi insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, erano tutti iscritti della Lega Nazionale.

In seguito a quelle tumultuose giornate, la diplomazia si attivò per risolvere la questione di Trieste, rimasta in bilico tra l’Italia e la Jugoslavia dopo che il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 aveva previsto la costituzione del Territorio Libero di Trieste. Ma nel frattempo la dittatura di Tito era uscita dalla sfera di influenza sovietica e nelle logiche della guerra fredda era diventata un interlocutore delle potenze occidentali e quindi le sue richieste andavano tenute in considerazione.

Il Memorandum di Londra del 5 ottobre 1954 trovò una sistemazione (quasi) definitiva, affidando la Zona B del mai costituito TLT all’amministrazione civile jugoslava (distretti di Capodistria e di Buie) e la Zona A (la provincia di Trieste, ma privata di alcune frazioni del Comune di Muggia cedute alla Jugoslavia) all’amministrazione civile italiana. Un tripudio di tricolori e di entusiasmo accolse l’entrata dei soldati italiani nel capoluogo giuliano il 26 ottobre 1954, ma un altro lembo d’Istria restava sotto il controllo di Belgrado…

Per ricordare i 70 anni da quegli eventi, la Lega Nazionale ha organizzato un calendario di iniziative che prenderanno il via domenica 20 ottobre 2024 presso la Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste con uno spettacolo musicale unico nel suo genere, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti e con orario di inizio alle ore 18:00: “Il Tricolore a Trieste 1954-2024” a cura del Maestro Bruno Jurcev con Michela Vitali e Caterina Bogataj.

Lunedì 21 ottobre alle ore 11:00 presso la Sala delle Colonne nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia (Riva del Mandracchio – Trieste) verrà invece inaugurata la mostra storico-fotografica “TRIESTE è ITALIA”, che sarà visitabile liberamente dal 21 al 30 ottobre p.v.

Mercoledì 23 ottobre alle ore 15:00 sarà ancora la Sala delle Colonne ad ospitare un evento di alto spessore scientifico, vale a dire il convegno “A settant’anni dalla Seconda Redenzione di Trieste: ricordando quel memorabile 26 ottobre 1954”.

Tale data rappresentò il punto di arrivo di un processo molto articolato e complesso legato alla politica internazionale del tempo. La città aveva conosciuto diversi momenti tormentati, durante i quali presenze straniere si erano avvicendate alla testa dell’amministrazione del territorio, lasciando dietro di sé una serie copiosa di ansie, di lutti, di crimini, di dolore, di incertezze. Il destino di Trieste fu sospeso per anni nell’etere della diplomazia europea, lasciando la popolazione civile in un letto di insicurezza morale e materiale.

La vicenda di Trieste, alla fine della Seconda Guerra Mondale e all’inizio della Guerra Fredda, coinvolse le diplomazie delle grandi potenze e indicò uno dei maggiori spartiacque fra mondo occidentale e mondo socialista: la città segnò l’estremità meridionale della cortina di ferro. Nel mezzo rimase la popolazione triestina e di tutto il Territorio Libero di Trieste, che visse sulla propria pelle le conseguenze morali e culturali della grande competizione per il controllo dell’area giuliana. Ma la città era e voleva essere italiana.

L’obiettivo del convegno è di fare luce su quegli anni di speranze e di delusioni per far comprendere come si arrivò al 26 ottobre 1954, giorno in cui i soldati della Repubblica Italiana riportarono definitivamente la bandiera tricolore sulla Piazza dell’Unità d’Italia.