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November 21st, 2024
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Varutti La Patria Perduta

La patria perduta nel CRP di Laterina

La patria perduta è il nuovo libro sui profughi della Venezia Giulia scritto da Elio Varutti, dell’ANVGD di Udine, con la preziosa collaborazione di Claudio Ausilio, dell’ANVGD di Arezzo, per l’editore Aska di Firenze.
A perdere la patria, dopo la seconda guerra mondiale, sono stati i cittadini italiani di Fiume, Pola e Zara e una parte di quelli di Gorizia e Trieste. Le loro terre, le loro case e i loro averi sono stati dati alla Jugoslavia a saldo dei danni della guerra voluta dal duce e dal re. In 350mila sono stati cacciati, o sono dovuti venir via con documenti regolari, per riversarsi nel resto d’Italia matrigna, con la paura delle foibe. Molti transitarono per i Centri raccolta profughi (Crp). Il testo è incentrato sulla vicenda del Campo profughi di Laterina (AR) con riferimento all’esodo giuliano dalmata. Dal 1941 al 1943, sotto il fascismo, è un Campo di concentramento per prigionieri inglesi, sudafricani e canadesi. Sottoalimentazione e scarsa igiene nelle baracche provocano nei 2.500-3.000 prigionieri varie malattie debilitanti, come dissenteria e tifo.
Poi per un anno il Campo è stato un reclusorio sotto la sorveglianza nazista. Dopo la liberazione, avvenuta nel 1944, a cura della VIII Armata britannica, si trasforma fino al 1946 in un campo di concentramento per tedeschi e repubblicani della RSI catturati al Nord. Dal 1946 al 1963, per ben diciassette anni, funziona come Campo profughi per italiani in fuga dall’Istria, Fiume e Dalmazia (per oltre 10mila persone), terre assegnate alla Jugoslavia col trattato di pace del 10 febbraio 1947. Sono proprio italiani della patria perduta. Patiscono il freddo e la fame. Tra i più anziani di loro ci fu un alto tasso di suicidi.
A Laterina giungono pure certi sfollati dalle ex colonie italiane. Il libro tratta in modo specifico questi anni di vita quotidiana e di incontro-scontro con la popolazione locale, fino alla completa integrazione sociale, mediante qualche matrimonio misto (di solito: marito toscano e moglie istro-dalmata) e, soprattutto, col lavoro, la fede religiosa e con l’assegnazione delle case popolari ai profughi.
Il volume sarà presentato a Trieste il 26 settembre 2021 alle ore 15,30 durante la rassegna libraria “La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale” e a Laterina (AR) il 2 ottobre 2021 presso il Teatro alle ore 17,30.