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Cava Romana Aurisina

La pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria in mostra

Sabato 18 maggio nella Sala Nathan e nella Sala Sbisà del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo di Trieste è stata inaugurata la mostra “Da Lubiana a Trieste, la pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria in Italia e nel mondo”, visitabile a ingresso gratuito fino al 14 luglio dal giovedì alla domenica e festivi in orario 10-19.

Il Comune di Trieste co-organizza l’iniziativa del Gruppo Ermada “Flavio Vidonis” con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Suddivisa in più sezioni all’interno dei due padiglioni, l’esposizione è un viaggio materico nella cultura della pietra che permetterà al pubblico di approfondirne la storia e l’uso nell’architettura e nell’arte. Parte dalla biografia imprenditoriale e umana di Gustav Tönnies: nacque nel 1814 da padre svedese, carpentiere navale, nella città di Stralsund in Pomerania (attuale Germania, in precedenza Svezia). Fu falegname, fabbricante, costruttore, industriale e commerciante: probabilmente il più importante commerciante della Carniola nella seconda metà dell’Ottocento. Ha lasciato un importante segno nella storia europea. Prima di approdare sotto la monarchia austriaca, lavorò in Svezia, Norvegia, Francia, Svizzera e Russia.

Ecco come Tönnies si inserisce nel contesto storico e dell’esposizione.

Scopo della mostra è presentare la pietra carsica e istriana, che ha svolto un ruolo importante nello sviluppo economico e sociale della nostra regione. Lungo i percorsi espositivi se ne può apprezzare l’uso in architettura, nelle costruzioni, nell’arte, nell’artigianato attraverso fotografie, progetti, plastici, manufatti, installazioni e modellini. Un viaggio che la pietra ha intrapreso nel tempo, approdando in tutto il mondo. Le principali date che hanno segnato la storia di Trieste sono 1383 (quando passò sotto l’autorità della monarchia asburgica), 1719 (status di porto franco doganale), 1849 (concessione di uno speciale collegamento diretto con Vienna).

Nello straordinario sviluppo economico che Trieste visse fino alla Prima Guerra mondiale un ruolo chiave è stato giocato dalla costruzione della Ferrovia Sud Vienna-Trieste: con i collegamenti ferroviari e marittimi, la città divenne un centro finanziario internazionale nonché il principale porto del Mediterraneo orientale, con traffici che potevano spaziare dall’Europa Centro-Settentrionale all’Estremo Oriente e all’America con collegamenti via Gibilterra e nuovo Canale di Suez. Parallelamente nell’Ottocento Lubiana, con l’istituzione di una linea ferroviaria e un collegamento con Vienna e Trieste, acquisiva sempre più importanza e il terremoto del 1895 non fece altro che accelerarne il ruolo di centro regionale della Carniola.

Estratta in numerose cave superficiali locali, la pietra del Carso con la nuova ferrovia ebbe la possibilità di essere venduta in tutto il mondo. Aurisina e Monrupino ne approfittarono: con la modernizzazione della produzione, le loro cave divennero le più grandi della monarchia austro-ungarica. La pietra carsica divenne così un “prodotto di moda” di quell’epoca. Anche molti edifici pubblici, parlamenti, teatri d’opera, stazioni ferroviarie, uffici postali, banche, assicurazioni, istituzioni culturali, scuole, ospedali, caserme, chiese ed edifici residenziali contenevano elementi di pietra carsica.

Gustav Tönnies e i suoi figli in ciò svolsero un ruolo molto importante: a partire dalla seconda metà dell’Ottocento diedero un contributo significativo alla crescita economica e parteciparono alla produzione di materiali da costruzione, macchine e dispositivi; allo sviluppo del cantiere e più in generale all’inclusione di questa regione nel moderno sviluppo industriale. Anche allora le singole cave non riuscivano a soddisfare la domanda e per questo motivo si coordinavano tra loro per quanto riguarda le offerte e le successive consegne.

La recente firma dei Comuni di quest’area sulla cooperazione transfrontaliera nel campo di economia e cultura conferma la correttezza delle intuizioni di Gustav Tönnies e dei suoi contemporanei secondo cui per un funzionamento di successo è necessario cooperare.

Oggi l’utilizzo della pietra carsica sta riacquistando importanza, sia nella ricostruzione di edifici preesistenti, sia nell’inserimento di elementi lapidei in nuove costruzioni. Inoltre sta riguadagnando popolarità come materiale naturale, non solo in edilizia, ma anche nell’arte.

Fonte: Comune di Trieste – 20/05/2024