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Alemanno

La visita del sindaco di Roma Alemanno a Fiume e Pola

La visita del sindaco di Roma Alemanno a Fiume e Pola

“Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha fatto visita a Fiume e Pola, nell’ambito del viaggio della memoria degli allievi romani. A Fiume, Alemanno si è incontrato con la Comunità nazionale italiana, con il sindaco di Zagabria Milan Bandi? e con quello del capoluogo quarnerino Vojko Obersnel. L’incontro con Bandi?, avvenuto nella sede della Comunità degli Italiani, è servito a gettare le basi per la collaborazione fra le due capitali. Di grande valore simbolico il fatto che ciò sia avvenuto sotto gli auspici della comunità nazionale italiana che si conferma così un importante fattore di raccordo fra i due Paesi. Nell’incontro con il sindaco Obersnel sono state concordate forme di collaborazione culturale tra Fiume e Roma. A Pola Alemanno ha avuto incontri con i dirigenti istriani e cittadini e con gli esponenti dell’etnia. Il sindaco di Roma ha ribadito che la CNI è un ponte per spianare la strada della Croazia verso l’Europa. La comunità nazionale italiana ha avuto l’onore di “tenere a battesimo” l’incontro tra i sindaci di “due grandi capitali europee”, Roma e Zagabria. Gianni Alemanno e Milan Bandi? si sono incontrati, assieme ai rispettivi collaboratori, sabato nella sede della Comunità degli Italiani di Fiume, alla presenza dell’ambasciatore italiano a Zagabria, Alessandro Pignatti Morano di Custoza, del console generale d’Italia a Fiume Fulvio Rustico, nonchè dei vertici della CNI e del locale sodalizio.
Lo spunto per l’incontro è venuto dal viaggio della memoria degli allievi delle scuole romane, accompagnati dal sindaco Alemanno e dall’assessore all’Istruzione Laura Marsilio, un viaggio che ha avuto l’obiettivo di comprendere le radici delle tragedie del secondo dopoguerra, con lo sguardo rivolto però al futuro, alla collaborazione nell’ambito della casa comune europea. Non per niente, al viaggio e agli incontri con la CNI e le autorità locali, hanno preso parte il direttore dell’Archivio Museo storico di Fiume-Società di studi fiumani di Roma, Marino Micich e il vicepresidente della Società di studi fiumani, Giovanni Stelli. Un segno anche questo di come esuli e rimasti possono contribuire al riavvicinamento dei popoli. Il saluto ai due sindaci, per la prima volta ospiti del sodalizio, è stato porto dalla presidente della Comunità degli Italiani di Fiume Agnese Superina, soddisfatta per il fatto che l’etnia ha avuto l’opportunità di fare da collante per favorire l’avvio della collaborazione fra Roma e Zagabria. La visita dei due sindaci è stata definita un grande onore dal presidente dell’Unione Italiana Furio Radin, il quale ha rilevato quanto sia importante e gratificante la cooperazione fra le due capitali. “Finalmente un sindaco di Roma fa il percorso della memoria sul confine orientale”, un percorso motivato dalla necessità di “capire quello che è successo nel passato per costruire un futuro tranquillo”.

Importante l’ingresso della Croazia in Europa

Nel suo intervento Gianni Alemanno ha sottolineato che la visita avviene “in uno spirito di amicizia, in attesa di un ingresso quanto più rapido della Croazia nell’UE”, indispensabile “per completare il percorso dell’unità europea”. Alemanno ha aggiunto che “la presenza di una minoranza italiana nelle realtà istriana e fiumana è un motivo in più perchè la Croazia entri in Europa. Una volta la CNI poteva rappresentare un ostacolo, oggi è soltanto un aiuto”.

I drammi del passato colpa dei regimi fascista e comunista

“Siamo giunti qui assieme a 200 studenti – ha sottolineato il sindaco di Roma – per compiere un viaggio della memoria e ricordare le foibe e le pulizie etniche. I drammi del passato sono colpa dei regimi fascista e comunista, dei totalitarismi del passato. Oggi guardiamo al futuro, ossia all’aumento degli scambi”. Fiume, ha rilevato ancora Alemanno, è oggi orientata al futuro e la presenza di etnie diverse è un modo perchè questa città sia più europea.
Ma l’incontro con Milan Bandi? è stato ovviamente l’occasione per gettare le basi istituzionali della futura cooperazione fra le due capitali. Alemanno ha detto di attendersi la visita a Roma del sindaco di Zagabria a ottobre quando verrà allestita la mostra del pittore croato Matko Miji? anche nella Chiesa di Santa Rita. In quell’occasione i due sindaci potranno firmare il protocollo di collaborazione scientifica e culturale tra le due capitali.

Zagabria non dimentica l’aiuto italiano
Il primo cittadino di Zagabria, ha innanzitutto ringraziato Furio Radin per aver favorito l’incontro con Alemanno alla CI di Fiume: “� un bene che ci siamo trovati qui. Croazia e Italia hanno attraversato diverse fasi storiche. Ora è necessario rivolgere le sguardo al futuro, ricordando anche a volte la storia, ma solo per evitare di dover vivere di nuovo quello che è successo”. Non dimentichiamo, ha sottolineato Milan Bandi?, l’aiuto italiano alla Croazia nel periodo della lotta per l’indipendenza e nemmeno il sostegno più recente al cammino croato verso l’Unione europea. Le capitali, ha aggiunto il sindaco di Zagabria, devono essere il primo anello della catena della collaborazione bilaterale.
Gianni Alemanno ha ricordato, durante l’incontro, che Roma e Zagabria si ritrovano insieme in due club, da un lato il club delle capitali europee, dall’altro quello delle capitali del Mediterraneo. Si tratta, ha concluso, di due reti che vanno incentivate, in quanto le capitali sono il cuore delle nazioni. E gli spazi per la collaborazione sono enormi, dalla cultura, all’istruzione, per finire con l’economia. Infatti Roma e Zagabria appaiono orientale anche a favorire la cooperazione a livello di piccole e medie imprese, ovvero di progetti tecnologici. In questo ambito un ruolo di rilievo potrebbe svolgerlo il polo tecnologico della Tiburtina valley, chiamata così per simboleggiare uno sforzo di innovazione che ricordi quello della “mitica” Silicon valley.

La CNI una radice importantissima

All’incontro di Alemanno con il sindaco zagabrese è seguito quello con la CNI, non meno importante, anche se ridotto all’osso per motivi di tempo. Alla presenza dei vertici dell’UI, della locale CI e delle istituzioni dell’etnia operanti a Fiume, il primo cittadino di Roma ha ribadito che il viaggio della memoria è un modo per conoscere la storia, capire i drammi del Novecento, le ferite del dopoguerra, ma anche comprendere le radici culturali di queste terre. E in questo percorso, ha sottolineato con forza Alemanno, la CNI è un elemento non di divisione, ma di raccordo, di ponte: “Voi rappresentate una radice importantissima, culturale, storica ed etnica del nostro popolo e di questa terra. Il passato serve a rendere le radici più forti. Nella costruzione del futuro le radici non vanno dimenticate. Vi abbraccio come italiano”, ha concluso il sindaco di Roma. L’incontro è servito anche a rilevare l’importanza di progetti concreti che potrebbero essere realizzati in futuro, in particolare coinvolgendo il mondo scolastico di Fiume e Roma. Il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha rimarcato proprio l’esigenza di operare sul fronte della scuola e della formazione dei giovani. Gli ha fatto eco l’assessore Laura Marsilio che ha ribadito la volontà di favorire gli scambi tra le scuole e anche eventuali gemellaggi. Questi progetti sono stati salutati dalla preside della SMSI di Fiume Ingrid Sever, la quale ha rilevato l’importanza di proseguire sulla strada tracciata dieci anni fa con l’incontro con il liceo Aristotele.

In programma incontri fra le scolaresche di Fiume e Roma

Ultimo, ma non certo per importanza, è stato l’incontro di Alemanno con il sindaco di Fiume Vojko Obersnel affiancato dai suoi collaboratori, al quale hanno presenziato pure l’ambasciatore e il console generale italiani, nonchè i rappresentanti della CNI ed esponenti della diaspora. L’incontro, svoltosi a porte chiuse, è servito a delineare la collaborazione futura fra le due città. Alemanno ha riaffermato, nella successiva dichiarazione alla stampa, la valenza eminentemente culturale del viaggio della memoria e ha espresso la volontà di adoperarsi acciocchè l’anno prossimo si arrivi a un incontro fra le scolaresche di Roma e di Fiume (sia di lingua italiana che croata) per costruire insieme l’identità europea. Rilevando che il capoluogo quarnerino è la città della convivenza e della multiculturalità, Obersnel ha accolto con soddisfazione l’iniziativa per la collaborazione fra le scuole delle due città. La cooperazione non si fermerà qui, ma proseguirà anche in ambito culturale, includendo pure il Teatro fiumano con in primo piano pure il Dramma Italiano. E per finire Alemanno ha invitato Obersnel in visita a Roma: un invito questo prontamente accolto.
A Fiume i 200 allievi di Roma, accompagnati nel viaggio da 50 docenti, hanno visitato i luoghi simbolo della città, la Torre Civica, la Cattedrale di San Vito, il Municipio, l’arco romano, compiendo anche un giro per il Corso. Come rilevato da Marino Micich il viaggio della memoria non si esaurisce quest’anno. Il progetto andrà avanti, infatti, per quattro anni e ogni volta includerà incontri anche con le scuole della CNI.

Dario Saftich su La Voce del Popolo, 16 febbraio 2009

L’Osservatore Adriatico