«Lascia perdere»
A 3 anni di distanza dalla scomparsa di Manuele Braico, lo ricordiamo in quest’intervista a Bruno Marini, nome noto della politica locale, attualmente rappresentante di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Trieste.
“Consigliere Marini, tra qualche giorno avremo la storica visita dei due Presidenti della Repubblica italiana e slovena alla foiba di Basovizza, momento importante per tutto il mondo degli esuli. Tuttavia mancherà un interprete importante…”
Manuele Braico manca a tutti noi, a tutti quelli che lavorano per una riconciliazione storica, che adesso sembra più vicina di prima. Ci sono ancora molte questioni in ballo, tuttavia solo il dialogo può condurci nella giusta direzione e del dialogo, appunto, Manuele era un ottimo interprete.
“Io non l’ho conosciuto, però il 27 giugno c’ero anche io nella Chiesa dei Santi Andrea e Rita quando Lei ha organizzato con l’Associazione delle Comunità Istriane e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia una messa che lo ricordasse…”
Era un uomo buono che diede un impulso eccezionale alle attività delle associazioni cercando di avvicinare i giovani e di sensibilizzarli alla nostra storia.
“Don Chersicla ha persino ipotizzato che se non avesse speso tutta quella energia negli ultimi tempi forse avrebbe potuto vivere più a lungo. Condivide?”
Lo penso anche io, ma lo stesso Don Chersicla ha ricordato come il tempo sia un dono di qualità e non di quantità; e in questo mondo fondato sull’autoaffermazione del sé donare il Tempo, persino di malattia, ci pone sulla linea dell’imitatio christi. E Manuele si spese fino all’ultimo in idee e progetti che dopo di lui continuassero.
“E di queste idee se non sbaglio la rendeva partecipe vero?”
Ci sentivamo spesso sì… Non potevo ricoprire della cariche nel mondo delle associazioni degli esuli in quanto ero Consigliere regionale in quegli anni, ma ero sempre attento quando mi chiedeva consiglio.
“Se non sbaglio poi venite dalla stessa famiglia dei cosiddetti fanfaniani, l’ala della DC che si oppose ad Osimo”
Esatto, Io, Braico e Codarin ci conosciamo dagli anni ‘80 e siamo sempre stati legati nell’amore della nostra terra da una spirito di dialogo e conciliazione in opposizione alle posizioni più estreme e radicali
“Possiamo chiamarla amicizia questa?”
Negli ultimi anni della malattia ogni volta che gli chiedevo «Come stai?» lui mi rispondeva «Lascia perdere» ed io non avevo nemmeno il tempo di insistere che già incominciava a parlarmi dei suoi progetti, di quello che aveva in mente; tutti sapevamo stesse male, ma il suo spirito di abnegazione verso la nostra storia ci portava a considerare che l’avrebbe difesa ancora per qualche tempo.
“Un esempio che…”
Un esempio che deve essere tale. Stiamo studiando un qualcosa che lo ricordi. Per adesso è ancora presto per darti qualche informazione in più sul progetto che abbiamo in mente, ma di certo, un uomo così non verrà dimenticato. Stiamo pensando alla formula più opportuna per titolargli il giusto riconoscimento.
“Consigliere grazie per il suo tempo…”
“Grazie a voi per avermi permesso di ricordare così Manuele”
Andrea Altin